Il recente sondaggio “Global sex survey 2014” a cui hanno risposto oltre 74mila utenti iscritti al sito di incontri extraconiugali AshleyMadison.com da 26 Paesi diversi, ha messo in luce un dato che ormai sta diventando sempre più diffuso: l’utilizzo del sexting nella comunicazione sessuale.

Il termine fa riferimento alla creazione, condivisione e invio di messaggi e immagini con un contenuto sessuale esplicito attraverso cellulari e Internet.

Questa modalità è diventata una corrente forma di relazione, e da questo sondaggio emergerebbe un 83% degli italiani che utilizza il sexting contro il 73% della media mondiale. Le immagini vengono condivise tra due persone adulte, in parte per sostituire l’attività sessuale, altre volte come preludio o parte integrante di essa. Il sondaggio arriva alla conclusione che si fa meno l’amore dal vivo ma si utilizza maggiormente il sexting. Dobbiamo tenere conto che chi risponde al sondaggio lo fa attraverso un sito di incontri extraconiugali, quindi è possibile supporre che faccia riferimento preferibilmente a persone che sono in tale tipo di relazione, laddove la modalità sexting potrebbe essere maggiormente utilizzata rispetto a un incontro reale. Questo dato non è quindi rappresentativo della realtà della popolazione italiana, ma ci permette di analizzare un trend. 

Quali i vantaggi di questa nuova forma di comunicazione? Di certo la praticità, il telefono è sempre a portata di mano, e ogni momento può essere buono per un invio, poi lo strumento in sé che attraverso la distanza annulla gli imbarazzi di una comunicazione più diretta, inoltre l’imprevedibilità, l’invio può arrivare in qualsiasi momento, che sia più serio o più ludico comunque arriva ad attirare e coinvolgere l’attenzione di chi lo riceve. La suggestione/emozione di quel momento fa del sexting, così come è stato definito da un ricercatore americano, il flirt dei tempi moderni.

Può la diffusione della tecnologia da sola aver prodotto questo cambiamento negli usi e costumi delle persone? Di certo stiamo assistendo a un cambiamento antropologico dovuto alla diffusione della rete e della tecnologia che porta con sé l’esplorazione di nuovi orizzonti e nuove modalità di comunicazione che comunque non è esente dalle emozioni. Il recente film Her, descrive una estremizzazione di quello che stiamo dicendo, un sistema operativo che impara ad esprimere le emozioni e i sentimenti, comprese quelle sessuali, rendendo in tal modo meno solitaria la vita delle persone. Nel film l’incanto si rompe quando il protagonista si accorge di non essere l’unico interlocutore, ma uno dei tanti che ha comprato il dispositivo e che usufruisce della sua “attenzione”. Ed è proprio questo il lato sfavorevole dell’uso della tecnologia nelle relazioni sessuali, si corre il rischio di una frammentazione di vissuti ed emozioni sganciate dalla presenza reale e corporea dell’altro. Nel caso del sexting c’è inoltre il rischio che l’oggettivizzazione dei corpi vada soprattutto nella direzione femminile, rimarcando in tal modo uno squilibrio di genere. Chissà se un giorno arriveremo a parlare di timore del contatto e del confronto osservando questa trasformazione. Per ora possiamo dire che questa modalità di comunicazione sessuale è sempre più diffusa e gli orizzonti di sperimentazione sempre più variegati. 

Aggiornato da redazione web alle 17.20 del 7 aprile 2014

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