“Nel 2006, quando conducevo Controcorrente – programma in onda su SkyTg24 – sono stato il primo a mandare in onda a livello nazionale un giovanissimo Matteo Renzi, allora presidente della Provincia di Firenze. Già allora c’erano tutti gli ingredienti e le fissazioni del premier sia dal punto politico che comunicativo”. Così Corrado Formigli, conduttore di Piazzapulita ai microfoni del FattoTv parla del priemer Renzi e della politica nell’anticipazione della puntata dal titolo ‘L’abbraccio mortale’ – in onda questa sera su La7 alle ore 21.10 –  durante la quale verrà fatto un bilancio dei primi 50 giorni dell’esecutivo. Formigli sottolinea che il presidente del Consiglio è stato sempre fondamentale “il problema della burocrazia e della sua parossistica attenzione all’immagine e al markenting“. “Renzi – dice il conduttore di Piazzapulita – non lascia mai nulla al caso. Si riguarda tutte le sue apparizioni in tv, arrabbiandosi con i collaboratori che non l’hanno consigliato bene. È estremamente esigente“. Durante lo streaming, Formigli ha anche parlato del rapporto tra il pubblico e la politica. “Il pubblico televisivo – spiega – non è ancora pronto ad accettare il fallimento politico di Renzi e continua a sperare che qualche cosa possa cambiare. In fin dei conti sono passati solo 50 giorni dal suo insediamento e, in attesa, del giro di boa dei 100 giorni, gli spettatori restano in attesa di sapere se c’è una via d’uscita”. Durante la puntata di Piazzapulita di questa sera si parlerà anche del caso secessionisti veneti

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