La buccia di banana di Nicola Cosentino e dei suoi fratelli, colpiti da un’ordinanza di custodia cautelare per estorsione e concorrenza sleale aggravata da finalità camorristiche sulla vendita di carburanti, è una pompa di benzina Agip mezza scassata a poche centinaia di metri in linea d’aria dallo stadio di Casal di Principe.  Si trova sulla Nola-Villa Literno, uno stradone in mezzo al nulla tra campi e gli scheletri incompiuti di fabbricati. Come, quattrocento metri più avanti, la pompa del ‘rivale’ Luigi Gallo, il piccolo imprenditore che con la sua denuncia ha osato sfidare il potere dei Cosentino, mai aperta e soffocata dalle erbacce. Ma anche l’impianto dei Cosentinos, l’unico dei due aperto e attivo, non se la passa bene. “L’unica cosa che si può notare – racconta al fattoquotidiano.it uno dei gestori – è lo stato in cui sta la stazione di servizio. Ci dovrebbe stare la nuova insegna, dovrebbe esserci scritto Eni e là fuori ci dovrebbero star scritti i prezzi e non ci stanno”. ” Il bar, il gas – continua – li abbiamo progettati dieci anni fa ma non sono più arrivati. Ci volevamo mettere in competizione con gli altri distributori, avete capito?”. “Nelle condizioni in cui ci hanno messo – conclude – a noi non ci conviene”  di Vincenzo Iurillo e Andrea Postiglione

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