La Commissione europea ha scritto alle autorità italiane invitandole a “vigilare”, nell’ambito delle trattative per l’acquisizione di Alitalia da parte di Etihad, sul rispetto delle norme che riguardano la proprietà e il controllo delle compagnie Ue. Lo hanno reso noto fonti di Bruxelles. La richiesta si inserisce nell’ambito di un’indagine su alcuni investimenti di origine non comunitaria in vettori europei: da quello della stessa Etihad in Air Berlin a quello di Delta Air Lines nell’inglese Virgin Atlantic, passando per la partecipazione di Korean Air in Czech Airlines. Secondo il diritto comunitario, ricordano dalla Commissione, una condizione essenziale per ottenere e mantenere una licenza di esercizio nell’Ue è che oltre il 50% della compagnia sia detenuto da uno Stato membro o da una società con sede nell’Unione.

“Naturalmente – sottolinea Bruxelles – l’apertura di un’indagine non pregiudica l’esito finale di una trattativa”. Precisazione opportuna, visto che proprio in queste ore, dopo la chiusura della fase di valutazione (in gergo due diligence), si attendono i dettagli dell’offerta del vettore arabo per compagnia di bandiera italiana. Giovedì Gaetano Miccichè, direttore generale di Intesa Sanpaolo, che è primo azionista di Alitalia, aveva detto: ”Credo che domani arrivi l’offerta”. Mentre l’amministratore delegato Gabriele Del Torchio aveva assicurato che ”ad oggi la due diligence è praticamente conclusa” e “stiamo aspettando di vederci per approfondire i temi ed entrare nella fase negoziale”. 

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