Thylane Blondeau su Jalouse

I fashion brands propongono da sempre volti e corpi di bambine in atteggiamenti ipersessualizzati, provocanti, conturbanti. Niente di nuovo sotto il sole. Va notato però che negli ultimi dieci anni la tendenza si è fatta sempre più forte. Festeggerà 13 anni fra tre giorni, tanto per fare un esempio, la modella francese Thylane Blondeau, definita «la nuova Kate Moss» dalla rivista Jalouse. Tre anni fa, quando Thylane aveva solo 10 anni, Vogue Francia scandalizzò il mondo con un servizio fotografico in cui la bambina appariva con tacchi a spillo, trucco pesante e pose provocanti, da donna non solo adulta ma abile seduttrice.

Oggi il sito web ufficiale di Thylane Blondeau invita tutti a mandarle messaggi di auguri per il compleanno. E dopo aver lanciato il sasso, ritira la mano: «Please make sure your message is suitable for a 13 year old». Come se tutto ciò che circonda Thylane fosse «adatto a una ragazzina di 13 anni». Come se fosse normale la vita sotto i riflettori cui la madre Véronika Loubry, una starlette televisiva, e il padre Patrick Blondeau, un ex giocatore di calcio, hanno costretto la bimba fin dalla più tenera età (a 4 anni la facevano posare per Jean Paul Gaultier). D’altra parte l’eccezionale bellezza e fotogenia di Thylane è stata la fortuna dei suoi genitori, e gli scandali hanno aumentato le sue quotazioni sul mercato. Chi può fermarli? Nessuno. Infatti, come dicevo, di casi del genere è pieno il mondo: prendi Elle Fanning, che posava a 13 anni per Marc Jocobs, prendi Hailee Steinfeld, modella a 14 anni per Miu Miu. Prendine mille altre. C’è un nesso fra l’adultizzazione e sessualizzazione precoce di queste piccole star della moda e l’adultizzazione e sessualizzazione precoce che molte bambine vivono nella realtà? Secondo me c’è. Chi può fermare tutto questo? Al momento, nessuno. Duro metterla in questi termini, ma temo non ci sia niente da fare, finché gli interessi economici di grandi multinazionali spingeranno in questa direzione.

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