Uno dei migliori Milan dell’era Seedorf batte 2-0 la Fiorentina al Franchi e muove un primo passo per uscire dalla crisi. E insieme ai tre punti arriva anche il ritorno al gol di Mario Balotelli. Mentre la Fiorentina dice addio, probabilmente, ai sogni di Europa che conta, riaccesi dalla vittoria di domenica sul campo del Napoli. La partita di stasera era un po’ la riedizione della sfida Champions della scorsa stagione.

Quella degli undici rigori a favore dei rossoneri, della contestata vittoria all’ultima giornata sul campo del Siena, delle polemiche dei giocatori e dei dirigenti. Veleni rievocati da boati del pubblico più sonori del solito ad ogni fallo non fischiato. Ma in realtà sul campo la Fiorentina è brutta copia di se stessa e permette al Milan di vincere senza troppi affanni, interrompendo l’astinenza che durava da fine febbraio. Una vitale boccata d’ossigeno soprattutto per Clarence Seedorf, che tra ritiri, colloqui chiarificatori e dichiarazioni incrociate di Adriano Galliani e Barbara Berlusconi sembra già a rischio esonero.

Dopo stasera un po’ di meno. Sin dall’inizio si intuisce l’andamento del match: Fiorentina che prova a far la gara senza riuscirci, il Milan pronto ad approfittarne in contropiede. E ad una manovra già priva di Pizarro si aggiunge anche l’infortunio di Manuel Pasqual: coi terzini bloccati e senza sbocchi sulle fasce i padroni di casa fanno terribilmente fatica. Il Milan, invece, è più a suo agio. Tra i rossoneri si rivede Taarabt, inspiegabilmente accantonato da Seedorf nelle ultime partite, nonostante le ottime prestazioni dal momento dell’arrivo in Italia. Con lui il Milan se non altro è un po’ più imprevedibile. Fanno meno Honda e Kakà; mentre Mario Balotelli, come sempre, è luci e ombre.

L’attaccante della nazionale si prende subito un giallo (l’ennesimo) per proteste: “Ci vuole rispetto”, spiega l’arbitro Orsato. La sua prestazione non è indimenticabile ma da calcio piazzato cambierà la partita. Proprio su una sua punizione, infatti, arriva il vantaggio rossonero al 23’: tiro dalla distanza forte ma centrale, Neto respinge corto e male, Mexes mette dentro di testa in tap-in. Qui la Fiorentina, già poco brillante in precedenza, si smarrisce. Il Milan controlla e crea in ripartenza, senza strafare ma legittimando il vantaggio. Si va al riposo sull’1-0, con Montella che ha davvero tanto da rimproverare ai suoi. Nella ripresa sprecano subito da una parte Alessandro Matri (ex che certo non si fa rimpiangere), dall’altra Taarabt.

E poi la partita prende la strada di Milano: Balotelli, sempre su punizione, approfitta di una barriera vistosamente spiazzata per beffare nuovamente Neto. Sul 2-0 la gara è praticamente chiusa. Poche emozioni fino al termine, solo tanti cartellini gialli (addirittura dieci alla fine): la Fiorentina si spegne, il Milan si appaga e non approfitta degli spazi che pure la difesa viola concederebbe. Per una sera la Fiorentina non ha entusiasmato i suoi tifosi. Ma del resto è impensabile che una squadra priva contemporaneamente di Giuseppe Rossi e Mario Gomez (coppia stellare che non si è mai vista quest’anno) ogni tanto non paghi dazio.

Sorride invece il Milan, anche se i tre punti non cambieranno l’esito di una stagione comunque deludente. Quasi impossibile, ormai, arrivare in Europa. Mentre la Fiorentina con il passo falso casalingo di stasera dovrà pensare forse solo a mantenere il quarto posto: i dieci punti di distanza dal terzo e dalla Champions League, dopo la vittoria del Napoli a Catania, sono davvero tanti.

TABELLINO

Fiorentina (4-3-3): Neto, Tomovic (68’ Wolski), G. Rodriguez, Savic, Pasqual (18’ Roncaglia), M.Fernandez, Ambrosini, B. Valero, Joaquin (79’ Matos), Cuadrado, Matri. All.: Montella.

Milan: (4-2-3-1): Abbiati, Bonera, Rami, Mexes, Constant, De Jong, Muntari, Taarabt (79’ Birsa), Kakà, Honda, Balotelli (89’ Zaccardo). All.: Seedorf.

Note: Ammoniti: Ambrosini, Roncaglia, G. Rondriguez (F), Balotelli, De Jong, Constant, Taarabt, Abbiati, Bonera, Mexes (M).

Marcatori: 23’ Mexes, 64’ Balotelli.

Twitter: @lVendemiale

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