Dopo il “caffè sospeso” di Napoli, e la “spesa sospesa” di Milano, in Sicilia c’è di nuovo il “pane in attesa”. In quattro panifici di Messina la solidarietà è arrivata fino al banco del fornaio. Come funziona? Proprio come nella tradizione napoletana che prevede di lasciare al bar qualche spicciolo per pagare il caffè a chi non può permetterselo. Il discorso è lo stesso, ma con un altro prodotto: dopo avere comprato le proprie pagnotte, si può lasciare una mancia, anche piccola, che servirà a donare il pane – in questo caso – a chi non ce l’ha.

«Aiutiamo chi di questi tempi non riesce a mettere a tavola uno dei beni più preziosi che c’è… il pane è vita!» dicono dal Panificio La Spiga D’oro, uno dei forni aderenti al progetto. L’iniziativa è promossa dall’associazione Invisibili onlus di Messina, e ha già conquistato altri tre panifici della città: Voglia di pane, il Panificio Macrì e Al Granaio. E dalle buone reazioni dei clienti siciliani c’è da scommetterci che presto si allargherà anche ad altri punti vendita.

L’offerta per il pane in attesa è libera – anche un solo panino è ben accetto – e verrà raccolta in un apposito contenitore posizionato in bella in vista. I sacchetti donati sono formati da cinque panini: il panettiere aspetterà di avere raccolto la somma necessaria per preparare la confezione da consegnare ai volontari o direttamente alle persone bisognose. Se le somme donate non verranno spese all’interno della giornata perché non ci sono abbastanza ritiri, andranno a fare cassa per l’acquisto del pane del giorno successivo. Un gesto semplice, buono come il pane.

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