Potrebbero essere i primi indizi utili per capire cosa sia accaduto all’aereo scomparso l’8 marzo. Le squadre australiane che partecipano alle ricerche del Boeing 777-200 hanno individuato nella parte meridionale dell’Oceano Indiano attraverso immagini satellitari possibili resti del volo della Malaysian Airlines.

Ad annunciarlo è stato il premier australiano Tony Abbott. Intervenendo in parlamento, il capo del governo ha precisato che nelle immagini si vedono due oggetti che potrebbero appartenere al Boeing 777-200 che viaggiava tra Kuala Lumpur e Pechino con 239 persone a bordo. Immediatamente è stato disposto l’invio di aerei oltre che di imbarcazioni equipaggiate sul posto. Uno degli oggetti individuati avrebbe una lunghezza di 24 metri e ora si sta provvedendo ad avere immagini satellitari più definite.

Abbott ha comunque voluto mostrarsi prudente ricordando anche che esiste la possibilità che gli oggetti individuati non appartengano all’aereo scomparso: “Dobbiamo tener presente che il compito di localizzare gli oggetti sarà estremamente difficile”, ha affermato. La Malaysia ha giudicato credibile la pista australiana degli oggetti avvistati nel sud dell’Oceano indiano dai satelliti. Lo ha detto il ministro dei trasporti.

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