Arrivano i contratti di solidarietà nello stabilimento Fiat di Pomigliano. Azienda e sindacati stanno completando la lettura dei testi, prima della firma dell’accordo. E’ la prima volta che si utilizzano in una fabbrica di Fiat Auto. Secondo la Fismic, il sindacato autonomo dei metalmeccanici, sono interessati circa duemila lavoratori su 800 postazioni per dodici mesi.

Dai contratti di solidarietà, però – secondo alcune fonti – saranno esclusi i lavoratori dell’area A dello stabilimento, circa 2300 operai, che si occupano della produzione diretta della Panda, per non intaccare i livelli di efficienza raggiunti finora, e che hanno portato la fabbrica a essere la prima in Europa anche nella produzione di qualità. L’accordo, secondo quanto trapela, prevede anche moduli di formazione per i circa 2000 operai coinvolti, per inserirli, in futuro, anche nell’area A. L’intesa, ora, dovrà essere limata e sottoposta agli uffici preposti della Regione Campania, per la variazione degli ammortizzatori sociali.

“Essere riusciti a portare l’azienda all’utilizzo dei contratti di solidarietà a Pomigliano ci consente di ottenere due importanti risultati: introdurre un ammortizzatore sociale che darà maggiore garanzie economiche ai lavoratori coinvolti, rispetto alla cassa integrazione, da un minimo di 130 euro ad un massimo di 250 euro netti al mese in busta; e dall’altra, nessuno dei 4489 lavoratori del sito campano resterà fuori dall’azienda”. Così Ferdinando Uliano, segretario nazionale della Fim (Cisl), commenta l’accordo. “Tutto questo – spiega – consentirà anche a circa 300 lavoratori di varcare i cancelli della fabbrica dopo anni di cassa integrazione”.

Una timida apertura arriva dalla Fiom (Cgil). “La Fiom aveva ragione nell’insistere a proporre i contratti di solidarietà come strumento utile a riportare tutti in fabbrica. Seppure con ritardo, ci fa piacere che anche l’azienda e gli altri sindacati se ne siano resi conto”: è quanto sostiene Francesco Percuoco, responsabile del settore automotive della Fiom di Napoli, commentando l’accordo siglato oggi da Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Fiat per attuare i contratti di solidarietà nello stabilimento di Pomigliano d’Arco.

Ma la firma dell’accordo non è ancora scontata. “Se l’accordo non prevede la rotazione per tutti i lavoratori e quindi il superamento della suddivisione in fasce – spiega il sindacalista – per noi è solo un primo passo in avanti, ma non ci sono ancora le condizioni per avere una piena disponibilità di condivisione. E’ chiaro che la notizia non può farci che piacere, fermo restando che attendiamo di leggere il testo prima di fare valutazioni più precise. Sono anni che ribadiamo la necessità di attuare i contratti di solidarietà per tutti per far rientrare i cassaintegrati in fabbrica”. Percuoco, infine, valuta positivamente anche la formazione che sarà effettuata in orario di lavoro senza costi aggiuntivi per i lavoratori: “Era una nostra richiesta – sottolinea – ma deve servire a superare di fatto la suddivisione in aree dello stabilimento”.

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