Il vicesindaco di Firenze Dario Nardella ha subito un’aggressione da parte di alcuni ambulanti dell’ex mercato di piazza San Lorenzo a Firenze. Nardella è stato uno dei principali collaboratori di Matteo Renzi, deputato dimissionario ed è il favorito alle primarie per decidere il candidato del centrosinistra tanto da essere considerato quasi il sindaco in pectore. Atteso da una trentina di persone, nel corridoio del suo ufficio di Palazzo Vecchio, secondo alcuni testimoni Nardella è stato dapprima insultato, quindi minacciato con frasi come “Se ci rovini noi roviniamo te” e “Sappiamo dove stai”. In seguito, si apprende da fonti vicine al vicesindaco, in cinque hanno iniziato a spintonarlo. Gli ambulanti del mercato sono stati recentemente spostati per decisione dell’amministrazione, dalla loro originaria locazione ai fianchi della celebre basilica, in uno spazio vicino, piazza del Mercato Centrale.

Soluzioni alternative al trasferimento, sgradito agli ambulanti, sono state finora bocciate; il tentativo di muovere parte dei banchi dalla nuova area di piazza del Mercato Centrale su un lungarno e su uno spazio attiguo a piazza San Lorenzo è stato bocciato nei giorni scorsi dalla sovrintendenza, come aveva spiegato lo stesso vicesindaco. Alcuni ambulanti avevano commentato la bocciatura dicendo di essere “disperati”. Oggi, si spiega da Palazzo Vecchio non era previsto alcun appuntamento tra loro e Nardella, che, nei giorni scorsi, aveva annunciato a breve la presentazione del piano di riordino definitivo del mercato.

“Andiamo avanti con il sorriso, non c’è stato nessun timore – ha detto Nardella – Ma abbiamo annullato la conferenza stampa di domani dove avremmo dovuto presentare proprio il piano per gli ambulanti. Ho annullato tutto. Non si ottiene soddisfazione dei propri diritti con l’arroganza, la prepotenza, le minacce e le intimidazioni”. “Quando 30 persone arrivano davanti all’ufficio del vicesindaco senza farsi notare, forse si sono impegnati per arrivarci in quel modo – ha aggiunto Nardella – Noi dialoghiamo con tutti, ascoltiamo tutti ma non faremo un passo indietro di fronte a questi comportamenti nella maniera più assoluta. La polizia municipale che è intervenuta ha fatto un verbale di quello che è successo. Ognuno prenderà i propri provvedimenti”. Per tutto il giorno si sono susseguiti messaggi di solidarietà da parte del Partito democratico a partire dal portavoce della segreteria Lorenzo Guerini: “I violenti non troveranno mai nel Pd un interlocutore perché non è con le intimidazioni che si portano avanti le proprie istanze. Ci auguriamo che sull’episodio venga fatta la massima chiarezza affinché Nardella possa continuare a dialogare con tutti in maniera aperta e schietta, ma sempre all’insegna del confronto civile e democratico”. 

In serata sono intervenuti anche gli ambulanti dell’ex mercato di San Lorenzo: “Né offese né minacce” hanno precisato. “Dopo la mancata proposta del vicesindaco Nardella allo scadere delle 48 ore successive alla pronuncia negativa della Soprintendenza sul trasferimento di alcuni banchi da piazza del mercato centrale ad altre aree – proseguono gli ambulanti – la nostra sopportazione è arrivata al culmine. Abbiamo deciso di andare in Palazzo Vecchio per incontrare i capigruppo in cerca di risposte, senza successo. Nardella ci ha ricevuti di fronte al suo ufficio in una breve e accesa discussione che si è svolta in maniera civile, senza minacce né offese, nella quale da parte di alcuni è stata manifestata la disperazione accumulata in due mesi senza lavoro. Riteniamo che la vicenda si sia spinta ben oltre i limiti di quello che siamo in grado di sopportare. Con 25 euro al giorno non è possibile coprire le spese minime per mandare avanti una famiglia. Chiediamo garanzie e risposte concrete e ribadiamo che per noi il tempo delle chiacchiere è finito. Il vicesindaco ha assicurato a un nostro rappresentante che per domattina elaborerà una proposta assumendosi le proprie responsabilità”.

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