Mercoledì per la prima volta si abbassano le tasse. Non ci crede nessuno? Lo vediamo“. Lo afferma Matteo Renzi a “Che tempo che fa”, su Rai Tre, annunciando ufficialmente “l’inizio ad un percorso di riforme con l’impegno ad abbassare di 10 miliardi le tasse” nello stesso giorno già fissato per la presentazione dello ‘jobs act’ . Il premier, nella lunga intervista rilasciata a Fabio Fazio, si esprime anche su altri temi, come la scuola, definita ‘priorità’ del suo governo: “Abbiamo preso degli accordi concreti con i sindaci per l’edilizia scolastica e metteremo 10 miliardi di euro in tre anni. Ho chiesto una mano a Renzo Piano”. Inevitabile il riferimento alle polemiche scatenate dalla sua visita alla scuola Raiti di Siracusa: “Hanno parlato di culto nord coreano della personalità di Renzi. Lo ha detto anche la Camusso? Ah, beh, è la cosa più carina che ha pronunciato”. Osservazioni polemiche anche sul Movimento 5 Stelle: “Il paradosso è che adesso a lottare per ridurre il costo dei politici c’è il Pd ma l’M5S non c’è. E non è un caso che in questo momento dietro a Grillo molti stiano cercando di scappare. Perché il M5S non ci dà una mano ad abolire il Senato? Hanno fatto anche ostruzionismo sull’abolizione delle province”. Attacco finale ai sindacati: “Il ministro del Lavoro Poletti ha proposto: se resti senza lavoro, io ti dò un contributo. Ma non rimani a casa o al bar. Tu mi dai una mano al Comune, in biblioteca, nei luoghi importanti. Avremo i sindacati contro? Ce ne faremo una ragione”. E sottolinea: “Dobbiamo dire ai sindacati che devono mettere on line tutte le spese che hanno anche loro, esattamente come chiederemo all’amministrazione pubblica e ai politici

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