I film di genere sono un argomento a sé all’interno dei cosiddetti “dispersi”, i film mai arrivati nel nostro Paese. In particolare il cinema horror ha una produzione davvero elevata (meno in Italia, dove si producono solo circa venti horror all’anno). Si tratta di migliaia di film: da noi una quarantina viene distribuita in sala, qualche altra decina esce direttamente nell’home video, ma la stragrande maggioranza rimane inedita. E non si tratta soltanto di pellicole estreme o particolarmente di nicchia. L’esempio di oggi riguarda un horror psicologico, con un cast davvero interessante, che però non è mai uscito in Italia: Magic Magic.

Il registaSebastián Silva è un regista cileno di 35 anni. È conosciuto principalmente per Affetti & dispetti, film del 2009, distribuito anche in Italia, che ebbe un ottimo successo tra festival e critica. Ha anche lavorato per la tv, sceneggiando, dirigendo e producendo per HBO The Boring Life of Jacqueline.

Gli interpreti: Il cast è ricco di molti volti noti, anche al pubblico italiano. La protagonista è Juno Temple, una delle attrici inglesi più in ascesa, che ricordiamo per Killer Joe e che vedremo presto in Maleficent e nel seguito di Sin City. Nel gruppo di amici, ci sono poi Michael Cera (Juno, Scott Pilgrim vs. the World), Emily Browning (Sucker Punch, Sleeping Beauty) e Catalina Sandino Moreno (nominata all’Oscar per Maria Full of Grace).

La trama: Dagli Stati Uniti, Alicia fa un viaggio fino al sud del Cile per raggiungere la cugina, Sarah, che però ben presto la lascia sola con i suoi amici in una casa sperduta su una piccola isola. Alicia non si sente sicura in quel luogo, e inizia a sospettare degli amici di Sarah.

La recensione: E’ un film terribilmente ambiguo, Magic Magic. Guardate il trailer, qui sotto. Il film sembra un horror tradizionale, con Michael Cera nel ruolo, inedito per lui, del cattivo di turno. Oppure prendete l’inizio del film, non sembra altro che un tipico slasher, con un gruppo di ragazzi che finisce in una casa isolata, dove potrà succedere di tutto. Invece, Magic Magic non è nulla di tutto ciò. Possiamo inserirlo nel genere horror, più per le atmosfere che per quello che effettivamente succede, ma il film in realtà è un personalissimo viaggio all’interno della psiche (sempre più) turbata di una ragazza. Chi non ha mai vissuto come piccolo incubo personale quello di ritrovarsi estraneo in un gruppo di amici molto intimi? Alicia vive questo incubo come tutt’altro che piccolo, e finisce in un vortice di follia man mano sempre più profondo. Fondamentale in questo percorso il personaggio interpretato da Michael Cera. No, non è il cattivo di turno, come si diceva. È il solito Michael Cera, un giovane timido e un po’ disadattato, con evidenti problemi con le relazioni con l’altro sesso. Solo che questa volta è osservato dal punto di vista di Alicia, e finisce per sembrare più sadico e pericoloso di quanto sia in realtà. Non è così diverso da Alicia, ma appare tutt’altro. L’intero film è basato su punti di vista distorti, e spiazza con queste ambiguità lo spettatore. Che se parte aspettandosi un horror tradizionale, probabilmente rimarrà deluso, ma se tiene invece la mente aperta nei confronti di un film molto spesso davvero spiazzante, potrà gustarsi un’opera originale e molto ben interpretata.

Il commento del critico: “Un horror psicologico disturbante alla Polanski, con un sorprendente uso del sonoro e due grandi performance di Juno Temple e Michael Cera”– Matthew Turner, View London 

La citazione: “She’s the one who got violent, but I wasn’t violent. I wasn’t violent, ever”.

Homevideo: L’edizione americana del dvd contiene anche un interessante documentario di 15 minuti incentrato sui rapporti tra il regista cileno e il cast anglosassone del film. Sono disponibili sul web i sottotitoli in italiano.

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