Quando è il momento giusto per avvicinare il bambino alla musica? Avete mai notato che sappiamo tutti fare ciò che non ci hanno insegnato e che invece siamo in media più scarsi nelle discipline oggetto di corsi e lezioni? Tutti impariamo a parlare, anche più di una lingua, ma se ci chiedono di cantare… Se però ci avvicinano alla musica durante la prima infanzia tutto cambia. É solo una questione di tempi. Impariamo a parlare in quello che Maria Montessori chiamava il “periodo sensitivo” per il linguaggio. L’età neonatale. In questa età, senza bisogno di “lezioni”, apprendiamo in totale naturalezza i linguaggi più complessi della vita. Senza sforzo.

La musica è un linguaggio complesso la cui sintassi si può assorbire ed apprendere da piccolissimi se gli adulti che si prendono cura del bambino semplicemente vivono con lui esperienze di ascolto e comunicazione musicale, se lo portano a concerti e magari a incontri tenuti da esperti di apprendimento musicale per la prima infanzia. L’attitudine musicale si sviluppa nei primi anni del bambino se gli adulti si rivolgono musicalmente a lui o se con lui condividono le emozioni che l’ascolto musicale comporta.

Non sono la teoria o i nomi delle note ad essere appresi, ma il significato profondo della musica. Nella nostra scuola l’esperto musicale entra alla secondaria. Peccato. Quanto si potrebbe fare se a partire dal nido i bambini potessero entrare in contatto con chi è in grado di “parlargli” musica!

Andrea Apostoli, Aigam (Associazione Italiana Gordon per l’Apprendimento Musicale)

(Nella foto: Mina, 1969)

Il Fatto Quotidiano, Lunedì 17 febbraio 2014

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