Unisex-la creazione dell’uomo senza identità” di Enrica Perucchietti e Gianluca Marletta, edito da Arianna Editrice, è un libro da leggere. Gli autori, analizzando fenomeni, mode, tendenze, leggi e cambi di paradigma culturali e sociali, arrivano a sostenere che uno degli obiettivi dei Poteri Forti sia quello di creare un individuo nuovo e artificiale in cui la sessualità venga privata dei suoi aspetti più spontanei e naturali, allo scopo di rendere sempre più manipolabile il genere umano.

L’argomento sembrerebbe confinare con la fantascienza, facile che desti scetticismo e perplessità ed è bene che sia così, avvicinarsi alle cose con sguardo critico è indice di intelligenza, quando ciò non implichi chiusura su posizioni preventive e non modificabili per partito preso. Ogni difesa è funzionale finché è anche in grado di decadere, altrimenti diventa pregiudizio e stereotipo.

I dubbi non possono che confluire in sane riflessioni durante la lettura del libro, vengono riportati tutta una serie di dati e fatti pubblici con cui gli autori creano dei collegamenti e danno le loro conclusioni.

Pensare e subito dopo affermare che le lobbies mondiali abbiano intenzione di far sparire, con il passare del tempo, le specificità tipiche del sesso femminile e maschile rimane, anche con delle evidenze alla mano che puntano in quella direzione, un concetto limitato dal senso dell’assurdo che inevitabilmente si porta con sé. Dico questo per prevenire le solite critiche ai soliti complottisti che tanto animano il web, l’argomento effettivamente ben si presta a facili polemiche.

Personalmente non credo nei complotti, ma non perché non ci siano forze politiche, e ancor prima economiche, che non facciano l’interesse dei pochi a discapito dei quasi tutti, ma proprio perché mancano della segretezza tipica dei complotti, almeno ad un livello più generale. Le risorse del nostro pianeta potrebbero essere usate per fare stare meglio tutti, è un dato di fatto, ma non lo sono, altro dato di fatto, ne deriva che c’è una precisa volontà  di non utilizzarle in modo equo. Questo è di una logica, semplice, banale, disarmante, nessun complotto dall’alto, ma solo resistenza a comprendere dal basso (sicuramente creata, guidata e incoraggiata). Pecco di semplicità in questo ragionamento, mi permetto di rifugiarmi, pur non occupandomi di filosofia e quindi sperando di non utilizzare il concetto a sproposito,  nel rasoio di Occam in cui, all’interno di un ragionamento, è sempre e comunque preferibile ricercare la semplicità e la sinteticità come risposta ad una domanda o soluzione ad un problema.

Così possiamo credere o non credere che ci sia l’obiettivo di creare questo nuovo essere umano, ma quanto esposto da Perucchietti e Marletta non può lasciare indifferenti perché le basi per dei cambiamenti sociali e culturali, in passato impensabili, ci sono tutte e stanno avvenendo, lentamente ovviamente, ma  la stabilità si conquista, non con l’imposizione, ma con la convinzione e questa per radicarsi necessita di tempi lunghi atti a consolidarla.

Mi chiedo quale ruolo giocherà in tutto questo la Natura, confido che non se ne starà con le mani in mano ed essendo molto più forte di qualsiasi “accessorio culturale”, prima o poi, farà sentire la sua voce, questo non necessariamente sarà un bene a breve termine per l’essere umano, ma potrebbe esserlo a lungo termine.

Il libro però, a mio parere, sorvola relativamente su una questione, rendendo poco visibile un nodo cruciale, ossia il vissuto di tutti coloro che non si riconoscono nei due “generi” imperanti, perché, Poteri Forti o meno, queste persone esistono e i loro vissuti sono reali e legittimi come anche i loro diritti. Penso che gli autori ne parlino, ma in modo inconsapevolmente sommario, sbilanciandosi troppo sulle strumentalizzazioni in atto, ma che partono comunque da esigenze reali dell’essere umano. Senza una maggiore chiara e netta distinzione tra esigenze degli individui e strumentalizzazione è un libro destinato a incontrare più resistenze di quelle che già l’argomento particolare e fuori dal comune potrebbe incontrare.

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