“E’ una succursale della kermesse del Partito democratico pagata dai cittadini italiani”. Matteo Salvini segretario federale della Lega Nord, prima di recarsi alle consultazioni a Montecitorio con Matteo Renzi (segretario Pd), ha preso parte ad un sit-in dei deputati e senatori del Carroccio, nel palazzo dei gruppi parlamentari del Senato. Per Salvini il Festival della canzone italiana “é uno spreco di Stato, un affronto agli artigiani e ai commercianti – che oggi son venuti a Roma a protestare – ai cassaintegrati, agli esodati, agli artisti seri che seicentomila euro non li guadagnano nell’arco di una vita quindi – continua – che gli italiani con il loro canone, ingrassino il conto in banca di questi comunisti radical-chic che vanno a farci la morale in cinque giorni, e guadagnano quanto un operaio in tre vite, è veramente una vergogna. Il canone? Una schifezza a livello planetario”  di Manolo Lanaro

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