“Io non vengo a cercare lavoro, io vengo a cercare giustizia. Chiarire questo per me significa poter entrare in Italia quando voglio. Io non sono un evasore“. Diego Armando Maradona torna così sul contenzioso aperto con il fisco italiano durante una conferenza stampa alla sede del Parlamento europeo a Roma. Equitalia ha chiesto al Pibe de oro il pagamento di 40 milioni di euro, di cui 6 milioni di euro per la presunta evasione fiscale e gli altri per gli interessi maturati. In proposito l’avvocato Angelo Pisani spiega: “Se c’è un errore siamo disposti a pagare, ma devono provarlo. Esistono due sentenze che dicono che la violazione è nulla“. Alla conferenza è presente anche l’europarlamentare di Forza Italia, Enzo Rivellini, che ha presentato una interrogazione sul caso. Ma Maradona rischia di farsi strumentalizzare dal partito berlusconiano? Il campione risponde: “Per niente. L’obiettivo mio è chiarire. Se un partito o qualcuno mi vuole aiutare a chiarire, io vado con loro. Sì anche fosse Forza Italia di Berlusconi”. Alla domanda “se è iniziata la campagna elettorale per le Europee“,  l’onorovole Rivellini risponde: “Io porto avanti le questioni che mi vengono sottoposte. Se saranno utili alla carriera politica bene, altrimenti non ha importanza”. Rivellini aggiunge che non ha portato altri casi di contribuenti in Europa, ma “il caso Maradona farà dottrina”. La sua risposta all’interrogazione arriverà tra 6 settimane, quando la campagna elettorale per le europee sarà, ormai, entrata nel vivo  di Nello Trocchia

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