“Siate freddi, cinici, spietati ma con un sorriso”. Beppe Grillo scende a Roma per rassicurare i suoi parlamentari in un incontro a porte chiuse all’Hotel Forum. E’ il 30 gennaio, non un giorno qualsiasi. Ventiquattr’ore prima la Camera ha approvato il decreto Imu-Bankitalia, passato con la “ghigliottina”, applicata dalla presidente Laura Boldrini, che ha scatenato la protesta del M5S con caos finale e gomitata in faccia alla deputata Loredana Lupo. L’incontro avviene lontano dalle telecamere ma ilfattoquotidiano.it è in grado di riportarlo in esclusiva. Dall’impeachment per Napolitano ai futuri incontri con i giornalisti, Grillo detta la linea, per il M5S è l’inizio di una nuova strategia di comunicazione.

Il capo del Movimento raccomanda ai suoi di stare attenti perché “da ora in poi non bisogna più cappellare” e avverte: “State attenti alle denunce, perché vi precludono un’eventuale ricandidatura”. Impartisce la nuova strategia di comunicazione e riconosce dei miglioramenti: “Ogni volta che andate in televisione, fate delle gran belle figure”. Il motivo principale per cui Grillo si è spinto a Roma, però, non è parlare di programmi ma manifestare la sua vicinanza all’intero gruppo: “Fate le cose in modo più furbo ma non ho da farvi nessuna critica”. Minimizza sulla fronda interna ai Cinquestelle e, ai colleghi che in sala chiedono l’espulsione dei dissidenti, risponde: “La cosa si risolverà da sola. Abbiate un po’ di pazienza, anzi, siate cordiali con loro, poi ci penso io a vedere come vanno le cose”. E dei senatori non allineati pensa: “Sono fuori dalla storia. Stanno sui coglioni anche ai giornalisti che li intervistano”.

A proposito della stampa, il comico impartisce regole di comportamento ai suoi parlamentari, invogliando a spiazzare tutti con gentilezza: “Sempre con il sorriso perché, quando venite ripresi, ci siete solo voi. Questo magma vi odia, e a volte viene da rispondere con la stessa moneta, ma tenete presente questo concetto: loro non si sentono e non si vedono”. 


Video di Loredana Di Cesare, montaggio Gisella Ruccia 

Ma ciò di cui Grillo svela ulteriori dettagli è l’impeachment al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Già in passato il Fatto Quotidiano aveva documentato il reale valore dell’accusa al presidente da parte del movimento che Grillo autodefiniva “populista”. Ora il leader aggiunge: “Stiamo portando avanti questo impeachment, non illudetevi perché non sarà mai votato (come in effetti è avvenuto con l’archiviazione di martedì 11 febbraio, ndr) ma la cosa straordinaria è che fra dieci anni, quando i nostri figli cercheranno Napolitano digitando su Google, verrà fuori l’impeachment fatto dal Movimento cinque stelle”.

Sulla legge elettorale Grillo e i grillini ribadiscono il loro rifiuto a partecipare a un progetto che 29 costituzionalisti hanno dichiarato anti-costituzionale e chiede ai suoi parlamentari di attivarsi per rintracciare gli esperti vicini al Movimento: “Bisogna muovere i costituzionalisti, a partire da Rodotà”. È lo stesso Stefano Rodotà che otto mesi fa ha definito “ottuagenario miracolato dalla rete”.  A smorzare l’entusiasmo del comico genovese è la deputata Fabiana Dadone: “Avevamo contattato questi costituzionalisti – spiega – però, dopo il ‘Boia al Presidente’ tutti hanno dato forfait”.

A Loredana Lupo, che il giorno della protesta contro “la ghigliottina”, era stata colpita con una manata dal deputato questore di Scelta civica, Stefano Dambruoso, dice di stare tranquilla: “Questo di ‘Scelta fisica’… questi si mostrano dei mezzi uomini”. Ampi sorrisi e spietatezza anche nei confronti degli avversari politici: “Accarezzateli e sussurrate loro: ‘E’ finita per voi’. E’ finita per questa gente. Migliorate la loro agonia. Hanno capito che è nato qualcosa che non hanno mai visto: l’onesto. L’onesto che cammina”.

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