C’è una telefonata desecretata dall’avviso conclusione indagini a carico dell’ex assessore allo Sport di Napoli Pina Tommasielli, accusata di essersi accaparrata tre biglietti omaggio del Napoli e di aver fatto cassare delle multe al cognato magistrato, che rischia di gettare in imbarazzo due pezzi da novanta dell’amministrazione arancione di Luigi de Magistris. E’ la trascrizione di una conversazione tra il vicesindaco Tommaso Sodano e il capo di gabinetto del primo cittadino, il tenente colonnello dei carabinieri Attilio Auricchio, uno degli investigatori di punta di de Magistris durante le sue indagini da pm a Catanzaro. E’ un colloquio che a posteriori spiega molto bene le dinamiche di un’amministrazione spaccata e divisa, attraversata da tensioni e disparità di vedute. Non è un caso che della squadra di assessori nominata da de Magistris all’indomani delle elezioni siano sopravvissuti solo due assessori su dodici. Tra cui Sodano.

C’è una riga del dialogo che colpisce l’immaginario. E’ quella in cui Auricchio si rivolge così a Sodano: “E c’è da dire pure che De Laurentiis non la vuole a Pina…”. Già. Il presidente del Napoli è insofferente verso quell’assessora che pretende il rispetto della convenzione Comune-SSC Napoli stipulata dall’amministrazione Iervolino nel 2007 e mai attuata fino in fondo, che prevede, tra l’altro, la concessione di 500 biglietti omaggio per le scolaresche. Ed ogni tanto la Tommasielli ricorda che la società è morosa di circa 5 milioni di euro per il fitto dello stadio comunale San Paolo. Pochi giorni fa, ormai fuori dai giochi, ha commentato: “Col Napoli abbiamo avuto poco coraggio, avremmo dovuto fare un decreto ingiuntivo”. Dal tono e dal contesto del colloquio intercettato è evidente che Auricchio e Sodano non fanno le barricate per difendere le ragioni di “Pina”. Tutt’altro. Come è andata a finire è storia nota: la Tommasielli, indagata, si è dimessa. Sodano e Auricchio, indagati anche loro per altre vicende, sono rimasti al loro posto. De Magistris non ha ancora riassegnato la delega allo Sport.

Sodano ha il telefono sotto controllo perché indagato di corruzione in un’altra inchiesta della Procura di Napoli sullo stadio mai costruito a Ponticelli, un progetto dell’imprenditrice Marilù Faraone Mennella, la compagna dell’ex presidente di Confindustria Antonio D’Amato. La Procura proprio oggi (7 febbraio) ha rinnovato la richiesta di archiviazione, dopo che il Gip aveva disposto nei mesi scorsi nuovi accertamenti.

Ma alla cornetta non si parla di Ponticelli. Auricchio e Sodano discutono della Tommasielli in un contesto di analisi delle questioni poste dall’assessore allo Sport nella gestione dei rapporti con il Napoli calcio di Aurelio De Laurentiis. Gli investigatori ascoltano la parola “scassacazzo”. E’ probabilmente riferibile alla Tommasielli. Che in effetti, un po’ di problemi li ha dati. A De Laurentiis, principalmente. Ecco perché il presidente “non la vuole”. Verrà accontentato, anche se, ovviamente, questa telefonata non c’entra nulla e né Sodano né Auricchio hanno esercitato alcun tipo di pressione in tal senso. L’intercettazione viene allegata agli atti dell’inchiesta sulla Tommasielli, che rischia un processo per aver fatto cancellare otto multe rimediate dall’auto guidata dal cognato, magistrato e sindaco di un paese del napoletano e per aver dispensato tre biglietti omaggio destinati alle scolaresche. L’ex assessora, assistita dall’avvocato Domenico Ciruzzi, ha chiesto di essere interrogata dal pm. La data verrà fissata nei prossimi giorni.

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