“Il decreto legge Svuota Carceri non servirà, è una toppa presentata da un governo fallimentare. E’ un indulto mascherato e il testo concede sconti di pena anche a condannati per mafia, per omicidio e per stupro”. Non usa mezzi termini Federico D’Incà, capogruppo del M5S alla Camera, nel corso di una conferenza stampa sul provvedimento in votazione in queste ore alla Camera. Andrea Colletti (M5S) rincara la dose. “La Cancellieri – dice – in audizione ha negato che a beneficiarne sarebbero stati anche mafiosi, ma abbiamo dimostrato che avevamo ragione noi. Abbiamo scritto due lettere – prosegue – a Giovanni Tamburino, il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) l’8 e il 10 gennaio scorsi per capire chi abbia beneficiato di questo indulto mascherato. Ad oggi nessuna risposta. Se questo decreto fosse stato fatto dal governo Berlusconi – chiede Colletti – cosa avrebbero detto questi ipocriti perbenisti del Pd? Abbiamo mafiosi che escono dalle carceri, nemmeno Andreotti si sarebbe spinto a tanto”. “In questi giorni si è parlato di squadrismo e fascismo, con un dibattito patetico e privo di spessore politico. Ma vorrei sottolineare che un aspetto comune a tutte le dittature è proprio il bavaglio alle opposizioni”, conclude D’Incà  di Manolo Lanaro

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