“Alleanze con Casini? Se fa un’altra piroetta e si converte al ‘no euro’”. Il segretario della Lega Matteo Salvini esclude un ritorno al grande centrodestra berlusconiano, che i recenti sondaggi valutano sopra il 37%. Numeri che garantirebbero la vittoria della coalizione già al primo turno, grazie alla soglia per il premio di maggioranza stabilito nell’ultimo accordo tra Berlusconi e Renzi sulla legge elettorale. Ma la ritrovata sintonia con il Cavaliere, dichiarata dal leader dell’Udc nei giorni scorsi, non sarebbe altro che “l’ennesima capriola del principale artefice del rallentamento di tutte le riforme, prima tra tutte il federalismo”, spiega Salvini, che chiarisce: “Non vedo quali riforme siano possibili oggi con gente come Casini”. Il leader del Carroccio sostiene che un’alleanza con i leghisti significa dire no a questa Europa e l’intenzione di uscire dall’euro. Niente da fare, insomma? Uno spiraglio Salvini lo concede alla provvidenza, quella di cui è capace Silvio Berlusconi, al quale, se non altro, i padani devono il cosiddetto ‘salva Lega‘, la norma contenuta nell’accordo elettorale che garantisce l’ingresso in Parlamento ai partiti che superano il 9% in almeno tre regioni. “Ma questa volta ci vorrebbe un miracolo di Berlusconi”, continua scettico il leader padano. “Anzi, un doppio miracolo: è come far ripartire il Milan nelle condizioni in cui si trova” di Franz Baraggino

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