Vodka killer in Russia. Il 25% degli uomini russi muore prima di compiere 55 anni e la principale causa del decesso è l’abuso della bevanda alcolica. È quanto emerge da un nuovo studio i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet, per il quale i ricercatori hanno seguito 151mila uomini adulti nelle città di Barnaul, Byisk e Tomsk dal 1999 al 2010.

Nel Regno Unito la percentuale degli uomini che non arrivano ai 55 anni è pari a 7%, mentre negli Stati Uniti è inferiore all’1%. Gli uomini coinvolti hanno raccontato agli autori dello studio delle proprie abitudini relative al consumo di vodka. Ottomila di loro sono morti durante il periodo della ricerca e le cause del decesso sono state monitorate dagli scienziati. Il rischio di morire prima di compiere 55 anni per chi beve tre o più bottiglie di vodka da mezzo litro alla settimana è del 35%, hanno rivelato i ricercatori.

L’aspettativa di vita per gli uomini in Russia è di 64 anni, tra le più basse nel mondo. Non è chiaro quanti russi bevano tre o più bottiglie di vodka alla settimana. Uno degli autori della ricerca, sir Richard Peto dell’Università di Oxford, ha fatto sapere che un uomo russo beve in media 20 litri di vodka all’anno, mentre un britannico consuma in media circa 3 litri di superalcolici. 

“I russi chiaramente bevono molto, ma la cosa davvero pericolosa è questo modello di ubriacarsi tanto e poi continuare a bere”, ha spiegato Peto. “Il tasso degli uomini che muoiono prematuramente in Russia – ha affermato – non è per niente allineato con il resto dell’Europa. Anche in Finlanda e in Polonia c’è una cultura di bere pesantemente, ma lì non c’è comunque nulla di simile al rischio di morire che c’è in Russia”. Peto ha spiegato infine che alcune prove indicano che ci sia un effetto simile sulle donne russe che bevono molto, ma non ci sono abbastanza informazioni per formulare una tesi più ampia.

L’articolo su The Lancet

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