Ti guardo di notte dormire che non prendo sonno
che penso che son fortunato che sono dannato
ad averti nel letto che sei tutta bianca
sei gnuda e profumi di frutta e di pane e sapone
coi capelli neri che se m’avvicino mi fanno il solletico
al naso che sanno di buono pure i tuoi capelli.
E mentre che dormi tu parli nel sonno
ma io non capisco il sogno che fai
sussurri parole che sembra la lingua degli elfi del bosco.
Ti guardo raggomitolata nel letto
mi sembra un buon sogno
se diventa brutto ti sveglio di baci
non ti preoccupare ti veglio che io non ho sonno
e mi piace guardarti tra queste lenzuola che son tutte rosse
e fanno un contrasto che mi garba assai
col tuo corpo bianco e gnudo nel letto di notte.
Ed ecco la luce
la luce del giorno che inizia
la luce e gli uccelli
gli uccelli che cantano il giorno che arriva
che arriva e saluta la notte che va.
Il primo mattino ci entra nel letto
c’accende di luce
la tua pelle chiara
m’ abbaglia.
Ti giri nel sogno nel sonno
ti do
un piccolo bacio
in punta di labbra sul naso.
Mi alzo facendo silenzio
facendo attenzione e silenzio
cammina cammina
arrivo in cucina
preparo
il caffè.

Articolo Precedente

‘Grimmless’ a Parigi: le fiabe senza lieto fine di Ricci/Forte

next
Articolo Successivo

“Graphic novel is dead”, in un libro le fragilità dell’allegro ragazzo morto Toffolo

next