Arriva una nuova condanna in appello per Marcello Dell’Utri. Ma questa volta i guai non arrivano dai rapporti pericolosi con gli uomini di Cosa nostra, ma da una casa. Con una lieve riduzione di pena, da 9 a 8 mesi, si è concluso martedì 28 gennaio il processo d’appello per l’ex senatore Pdl, accusato di aver costruito una casa in legno di tre piani su un albero per dedicarsi al bird-watching, senza la prevista autorizzazione. La struttura è stata costruita nella sua villa di Torno, provincia di Como, poi venduta a Berlusconi. Oltre alla costruzione abusiva, Dell’Utri era accusato anche di avere deturpato la bellezza del paesaggio.

I fatti risalgono al marzo del 2009 e in primo grado Dell’Utri era stato condannato a nove mesi di reclusione oltre ad un multa di 10.500 euro. Il tribunale aveva anche disposto la demolizione del manufatto. Oggi davanti alla Quinta Corte d’appello di Milano il sostituto procuratore generale Maria Elena Visconti, ha chiesto la conferma del verdetto impugnato, mentre la difesa rappresentata dagli avvocati Pietro Federico e Giuseppe Di Pero, ha invocato l’assoluzione. Dopo la camera di consiglio il collegio giudicante ha fissato la pena detentiva in otto mesi. La difesa farà ricorso alla Corte di Cassazione.

Sull’ex braccio destro di Silvio Berlusconipesa anche la condanna a sette anni inflitta lo scorso anno dalla Corte d’appello di Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa. Condanna sulla quale la Cassazione deve ancora esprimersi.

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