“Un incidente intollerabile e brutale”. Con queste parole il ministero degli Esteri israeliano ha descritto l’invio di una testa di maiale all’ambasciata di Israele a Roma e ad altri luoghi ebraici di Roma, tra cui la Sinagoga. “Sono manifestazioni che non possono essere tollerate” e “confidiamo nella polizia”, ha aggiunto il ministero. Il gesto provocatorio arriva a breve distanza dalle celebrazioni per il giorno della Memoria: “E’ sorprendente che questo possa essere accaduto a Roma – ha detto il portavoce del ministero a Gerusalemme, Ygal Palmor – Non ci aspettavamo simili incidenti. Abbiamo piena fiducia nella polizia e nel fatto che saprà fare piena luce, assicurando alla giustizia i colpevoli. E’ sicuramente un incidente isolato e non un’ondata. Ma questo non vuol dire che sia meno offensivo. Non può – ha ribadito – essere tollerato”.

La procura di Roma ha aperto un fascicolo e si fa strada l’ipotesi del reato per istigazione all’odio razziale, per i tre pacchi contenenti una testa di maiale recapitati nella Capitale davanti alla Sinagoga, all’ambasciata di Israele e al museo di piazza Sant’Egidio. Le scatole contenevano anche un biglietto con frasi deliranti, dove si fa riferimento all’economia ebraica e le deportazioni. Numerosi i messaggi di solidarietà arrivati:

La comunità di Sant’Egidio – “L’oltraggiosa offesa alla memoria delle vittime della Shoah arrecata proprio nei giorni dedicati al ricordo delle vittime della più immane tragedia del XX secolo, costituisce allo stesso tempo una minaccia ai loro eredi, ai sopravvissuti, ma anche a tutti coloro che credono e si impegnano per costruire un mondo di pace, di tolleranza, di dialogo e di collaborazione. Chi ha inviato questi macabri messaggi – si legge nella nota – pretende di avvelenare il clima di pacifica e costruttiva convivenza che si è instaurato da tempo nella Capitale d’Italia, riportando la storia ad un passato condannato da tutte le persone civili”.

Diocesi di Roma – “La comunità cattolica di Roma esprime vicinanza, solidarietà e dolore ai fratelli Ebrei per le gravi manifestazioni di antisemitismo che in questi giorni sono state loro rivolte, tanto più gravi alla vigilia della Giornata della Memoria del 27 gennaio”.

Vendola: “Siamo tutti ebrei” – Al di là dei nostri convincimenti religiosi ci sentiamo tutti proiettati nello. spazio di una sinagoga e ci sentiamo tutti ebrei”, ha affermato Nichi Vendola dal palco del Congresso di Sel a Riccione, tornando sugli episodi di razzismo a Roma. “La testa di maiale mozzata è recapitata come una epistola mafiosa ed è il simbolo di quello che minaccia l’Europa”.

Gozi: “‘Mai più’ siano monito assoluto” – “I vergognosi pacchi inviati all’ambasciata di Israele e alla Sinagoga di Roma ci dicono quanto sia lungo il cammino per giungere alla sconfitta dei disvalori del razzismo e dell’antisemitismo. Un atto che assume un significato ancora più terribile perché giunto alla vigilia della Giornata della Memoria”, ha detto  dice Sandro Gozi, deputato del Pd e Presidente della Delegazione presso l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa.

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