Nella crisi che attanaglia l’Italia, uno dei problemi spesso trascurati dai media è la formazione dei nuovi cittadini. Non mi riferisco semplicemente al taglio degli stipendi per gli insegnanti e alla “razionalizzazione” delle strutture educative. Il problema dell’educazione dei nuovi cittadini non è un tema da sottovalutare. A rischio di sembrar “all’antica” il rispetto della proprietà pubblica, degli spazi comuni quali parchi e monumenti è argomento sempre più trascurato. I programmi di studio delle scuole, purtroppo, se si rischia di sacrificare un’ora di educazione civica o un’ora di matematica dovranno optare per la materia considerata più utile.

Ovviamente si discuterà che l’educazione civica non è la materia più appassionante del mondo. Tuttavia ora che nelle scuole italiane si trovano seduti vicini di banco ragazzi di differenti estrazioni etniche, culturali e religiose, offrir loro un territorio comune per educarli ad una comprensione più ampia della cosa pubblica è un’opportunità da non perdere.

Resta tuttavia il problema delle risorse: docenti che fan miracoli per tener testa allo sfacelo della scuola pubblica e con fondi sempre più limitati.

Cercando qui e là in rete ho trovato una start-up che potrebbe offrire una soluzione, ovviamente non nazionale al momento, per porre rimedio alla questione dell’educazione civica attraverso diverse iniziative.

In particolare Milano Fuoriclasse è il primo progetto di tale start up (l’associazione Polis Fuoriclasse), nata all’interno dell’Hub di Milano dei Global Shapers. L’associazione ha l’obiettivo di creare iniziative volte a promuovere l’educazione civica e la cittadinanza attiva, attraverso la valorizzazione dei contesti territoriali. Aspetto da non dimenticare: a costo zero per gli istituti scolastici!

“L’idea di perseguire questi obiettivi”, spiega Silvia Ivaldi, “nasce dalla consapevolezza che oggi i valori civici sono sempre meno diffusi nelle esperienze di vita dei cittadini e, in particolare, dei giovani. Pertanto Milano Fuoriclasse ha deciso di concentrarsi sulle nuove generazioni, per aiutarle a vivere la loro crescita sociale e prepararle a gestire la società di domani. L’ipotesi di fondo è che l’insegnamento del rispetto delle regole di convivenza si costituisce come elemento cruciale in quanto produce effetti benefici per la collettività: le istituzioni e i servizi sono più efficienti e si ha un miglior utilizzo delle risorse disponibili. In generale, il senso civico porta alla creazione di un capitale sociale e a vantaggi economici per le comunità che lo coltivano. In particolare, il rispetto delle regole permette ai singoli di raggiungere la coesione e l’interazione con gli altri; i cittadini sono quindi più soddisfatti della propria qualità di vita.”

Lasciando da parte la teoria, benvenuta ma ridondante, il progetto è pratico e semplice.

“Milano Fuoriclasse”, continua Filippo Gavazzeni, “ accompagna i giovani delle scuole medie di Milano nello sviluppo di una cultura civica attraverso due momenti chiave: conoscenza del territorio e partecipazione attiva. Inizialmente le classi sono portate a riscoprire la loro città con la sua storia e le sue tradizioni attraverso incontri itineranti, condotti con un apprendimento dinamico e alla pari, grazie alla guida degli studenti del corso Storia delle città dell’Università IULM. L’obiettivo di questo percorso è di far conoscere ai ragazzi la propria città affinché le attribuiscano il giusto valore e quindi la rispettino. Si pongono così le basi per la creazione di una cultura del territorio e del senso di appartenenza, fondamentali, tra l’altro, per favorire l’integrazione dei nuovi italiani.”

Il progetto prevede attività che responsabilizzino i partecipanti nella gestione del territorio e del suo patrimonio. All’inizio di ogni anno scolastico i ragazzi mettono a punto un piano d’azione per la riqualificazione della loro zona, piano che gli studenti portano avanti in prima persona grazie all’aiuto di Touring Club Italia, Associazione Nazionale Antigraffiti e AMSA. I ragazzi saranno impegnati in attività quali pulizia dei parchi, rimozione dei graffiti e volontariato culturale.

La Scuola Media Statale Rinascita A. Livi, che ha sede nella zona 6 di Milano sarà il primo istituto a beneficiare di questa iniziativa e l’impatto del progetto sarà scientificamente misurato grazie a strumenti qualitativi e quantitativi elaborati con esperti di ricerca di psicologia del lavoro dell’Università Cattolica.

Immagino la riflessione del lettore “capirai l’educazione civica, qualcuno che pulisce i parchi”. Certo non si salverà l’Italia, ma un piccolo passo per le nuove generazioni deve per forza cominciare con l’educazione dei più giovani. E, cosa da non escludere, non mi dispiacerebbe vedere meno graffiti e parchi più puliti (premesso che non voglio ledere la sensibilità degli artisti writers ).

@Enrico Verga

 

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