“Questo provvedimento avvantaggerà i mafiosi”. È la denuncia forte di Nicola Gratteri, Procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, rispetto al decreto cosiddetto “svuotacarceri”, che vorrebbe risolvere il sovraffollamento negli istituti di pena italiani e che il Governo è pronto a varare. “Quel che mi preoccupa – aggiunge Gratteri, ospite a Pioltello nel milanese per una lezione anti-mafia in un liceo locale – è il fatto che si favoriranno i mafiosi, che usciranno prima dal carcere. E quindi si sta creando nella testa della gente il tarlo che alla fine tutto si aggiusta e che per chiunque ci sarà uno sconto della pena”. Non sono quindi vere le garanzie date dall’Esecutivo, per le quali nessun grande criminale verrà avvantaggiato da questo provvedimento. “Esattamente – conferma Gratteri – visto che l’uscire prima dal carcere in base alla buona condotta od altro, non prevede un esclusione dei mafiosi. Addirittura si fa il calcolo dal 2010, per cui ne beneficerà di più chi ha una pena lunga piuttosto che chi è entrato in carcere da pochi mesi”. Per quanto riguarda il triplice omicidio di Cassano Ionio di due giorni fa, dove sono stati uccisi poi carbonizzati nella loro auto, un pregiudicato del luogo, una donna e un bimbo di appena 3 anni, il procuratore Gratteri non crede alla pista ‘ndranghetista: “La ‘ndrangheta che conosco io sta attenta a non commettere questi errori”  di Fabio Abati

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