A poche ore dalla notizia della morte di Claudio Abbado, i messaggi di cordoglio viaggiano in rete, e non solo. Il presidente Giorgio Napolitano, che l’aveva nominato recentemente senatore a vita esprime “forte commozione e dolore per me e profondo cordoglio per l’Italia e per la cultura. Egli ha affrontato fino all’ultimo con straordinaria forza di volontà gli assalti del male che già lo aveva duramente colpito numerosi anni fa e che si era da qualche mese ripresentato nelle forme più aggressive e fatali”. Così il presidente del Consiglio, Enrico Letta: “Con il suo talento, la sua dedizione, i risultati eccezionali raggiunti a livello nazionale e internazionale nel corso della sua lunga carriera, è stato e rimarrà un punto di riferimento per tutto il Paese e non solo. Il mondo della musica e della cultura perde un protagonista assoluto. Ci restano però la sua testimonianza e il suo esempio, a beneficio soprattutto di quei giovani per i quali Claudio Abbado tanto si è speso”. Laura Boldrini, presidente della Camera, presentando a Montecitorio il rapporto annuale Federculture 2013 ha ricordato il direttore d’orchestra: “Claudio Abbado merita la nostra gratitudine non solo per la grandezza della sua arte, per la passione con la quale si è posto il problema di coinvolgere nella crescita culturale le generazioni più giovani, ma anche per la tenacia e il coraggio con i quali ha tenuto viva, nel discorso pubblico, la necessità che la cultura non venisse penalizzata e che il Paese ponesse fine a una politica dei tagli deleteria ed autolesionistica”.

“Esprimo la mia vicinanza e quella dei deputati e dei senatori di Scelta civica alla famiglia del maestro Abbado. La sua morte ci addolora profondamente e priva l’Italia di un talento cristallino e di una figura che ha votata sua vita alla musica”, ha dichiarato il segretario di Scelta Civica, Stefania Giannini. Mentre altri esponenti politici si sono espressi su twitter: “La musica di Claudio Abbado rimarrà come il ricordo della sua umanità rivoluzionaria. Un uomo straordinario di cui saremo sempre orgogliosi”, scrive il capogruppo di Sel alla Camera, Gennaro Migliore. “La cultura italiana perde un grande testimone nel mondo”, dice il presidente della Commissione Affari esteri del Senato, Pier Ferdinando Casini. Tempestivo intervento attraverso il social network anche da Matteo Renzi: “Un pensiero commosso a Claudio Abbado. La sua generosità verso Firenze. La sua grandezza straordinaria”. E poi ancora, con una nota: “Un pensiero commosso a Claudio Abbado a nome mio e del Partito Democratico“. “Profondo cordoglio” viene espresso dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano, per la scomparsa del direttore d’orchestra. “Con la sua scomparsa viene meno una figura di primissimo piano della cultura musicale italiana, riconosciuta a livello internazionale per estro artistico e passione. Mi unisco al dolore dei suoi cari nella convinzione che la sua preziosa testimonianza ha già lasciato un segno indelebile”. “Il gruppo parlamentare del Movimento5 Stelle Senato esprime cordoglio la scomparsa del Maestro Claudio Abbado. La musica è vita. Con la sua musica Abbado ha donato in tutto il Mondo vita, cultura e lustro al nostro Paese. Grazie di tutto Maestro Abbado”, si legge in una nota del gruppo.

Abbado, nato a Milano nel 1933, aveva debuttato al Teatro alla Scala negli anni 60 e poi c’era tornato nel 2012. Il sindaco Giuliano Pisapia chiederà al teatro scaligero di realizzare un concerto in onore del maestro scomparso oggi all’età di 80 anni. “Milano non perde solo un eccezionale direttore d’orchestra, ma un grande uomo di cultura innamorato della propria città. Ricordo con profonda emozione il concerto che ha tenuto alla Scala nell’ottobre del 2012 dirigendo dopo molti anni la sua Filarmonica. Uno splendido regalo per Milano”. Il sindaco di Bologna, Virginio Merola:  “Cittadino onorario di Bologna dal 2009, Claudio Abbado è stato una delle personalità culturali più importanti e prestigiose del nostro Paese”.

Primo non tedesco a dirigere la Berliner Philarmoniker, è stato ricordato anche dal governo guidato da Angela Merkel. Con la morte di Claudio Abbado “perdiamo un grande direttore d’orchestra europeo. Ci mancherà molto”. Il ministro della Cultura tedesco, Monika Gruetters, ha espresso “profonda gratitudine” nei confronti di questo “straordinario artista”. Il sito internet della Scala ha dedicato l’homepage al “suo” direttore d’orchestra: “Questo è il suo Teatro: il luogo in cui rimane, concreto e tangibile, il segno del direttore senza confini, del musicista senza preconcetti, dell’uomo di teatro pronto a rischiare, dell’uomo di pensiero aperto al mondo”.  Anche Roberto Benigni ha ricordato il direttore d’orchestra Abbado, cui era legato da un’antica amicizia e con il quale era stato la voce recitante di ‘Pierino e il Lupo’ di Prokof’ev. “Appena salito sul podio, al primo movimento della bacchetta nell’aria accadeva il miracolo: tutto diventava immenso, incorruttibile, immortale. Io me le ricordo tutte quelle emozioni tutte quelle bellezze. Ma il più bello di tutti era lui quando alla fine si voltava: piccolo, fragile, delicato, immortale”. 

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