Claudio Abbado è morto nella sua casa di Bologna all’età di 80 anni. Direttore d’orchestra tra i più importanti a livello internazionale e senatore a vita dallo scorso 30 agosto, aveva deciso di rinunciare allo stipendio da senatore per devolverlo alla scuola di Musica di Fiesole a sostegno di borse di studio. Le sue condizioni di saluteerano da tempo precarie (nel 2000 aveva subito un intervento chirurgico importante) e una settimana fa aveva dovuto annullare un concerto a Bari. A causa della sua malattia, non si era potuto presentare alla cerimonia di insediamento a palazzo Madama. La camera ardente sarà allestita nella basilica di Santo Stefano a Bologna, a pochi passi dalla casa dove il maestro si è spento questa mattina all’età di 81 anni dopo una lunga malattia. La chiesa rimarrà aperta da martedì 21 gennaio alle 14 fino alla mezzanotte di mercoledì 22. La famiglia del direttore d’orchestra e senatore a vita chiede di non inviare fiori e necrologi, ma di ricordare il maestro con donazioni al Centro di ematologia oncologia pedriatica Bologna e alla Casa Circondariale della Dozza di Bologna.

Da poco Abbado era stato scelto come senatore a vita a Palazzo Madama. La sua nomina, come quella degli altri scelti da Napolitano, aveva suscitato polemiche nel centrodestra. Complice anche l’affondo a Silvio Berlusconi: “È compatibile che nella parte più antica e nel cuore culturale del continente europeo ci sia un uomo che controlla l’80 per cento dei mezzi di informazione e che per di più quest’uomo sia il primo ministro?”. Per poi aggiungere: “Sono preoccupato. Nel mio Paese e nel mondo intero non si fa abbastanza per la cultura. Arrivano al potere persone ignoranti“. Nell’accettare l’incarico, aveva detto al presidente Napolitano, di sperare che le sue condizioni fisiche gli consentissero di onorare con impegno pieno il mandato ricevuto. Da tempo però la sua vita pubblica era di fatto cessata. Le circostanze della morte del maestro sono state comunicate dai familiari, con una nota: “Questa mattina alle 8.30 è morto serenamente Claudio Abbado circondato dalla sua famiglia. Le informazioni relative alle esequie verranno comunicate successivamente”.

La sua carriera artistica era iniziata nella città d’origine, Milano, con il debutto nel 1960 al Teatro alla Scala di Milano, di cui è stato direttore musicale dal 1968 al 1986. Accanto al soprintendente Paolo Grassi Abbado attuò una vera rivoluzione, ampliando enormemente il repertorio del teatro scaligero, con opere di Berg, Schoenberg e Stravinsky, ma anche con commissioni di nuove opere come ‘Samstag aus Licht’ di Stockhausen nel 1984, a 60 anni dall’ultima prima mondiale che era stata la ‘Turandot’ di Puccini. Non solo: il direttore d’orchestra impose anche un rinnovamento nell’approccio all’esecuzione, con la ricerca di partiture originali e una lettura più ‘filologica’. Nel 1987 venne stato nominato General musik direktor della città di Vienna e nel 1988 fondò il Festival Wien Modern, manifestazione dedicata alla musica e all’arte contemporanea. Ma la sorpresa arrivò nel 1989, dopo la morte di Herbert von Karajan: i membri dei Berliner Philharmoniker lo eleggono direttore principale della prestigiosa orchestra, considerata la migliore del mondo. Abbado è stato il primo direttore non di lingua e cultura tedesca a essere eletto direttamente dagli orchestrali, e assume sulle sue spalle l’ingombrante eredità di una delle più grandi bacchette di tutti i tempi, Karajan, che aveva guidato da vero padrone l’orchestra dal 1954, anno della morte di Wilhelm Furtwaengler. Musicista dal repertorio sconfinato – ha diretto da Claudio Monteverdi a Luigi Nono – auspicava una stretta collaborazione tra le varie arti e riteneva deprecabili i tagli alla cultura in nome della crisi. [brightcove]3079530313001 [/brightcove]

Ha sempre sostenuto i giovani talenti. Nel 1978 aveva fondato la European Community Youth Orchestra, nel 1981 la Chamber Orchestra of Europe e nel 1986 la Gustav Mahler Jugendorchester dalla quale si è costituita nel 1997 la Mahler Chamber Orchestra. Dal 2004 era Direttore Artistico dell’Orchestra Mozart di Bologna, formata da solisti, prime parti di prestigiose orchestre e giovani ma già affermati musicisti provenienti da tutta l’Europa. L’attività dell’Orchestra era stata sospesa il 10 gennaio scorso. Nel 2008 il Comune del capoluogo emiliano gli ha conferito la cittadinanza onoraria.

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