Obbligarono i commercianti a chiudere. Contro le violenze esercitate da alcuni componenti del movimento dei Forconi sono arrivati gli arresti. Un provvedimento cautelare è stato notificato dalla polizia a 25 persone che, nel dicembre scorso, tra Andria e Barletta, parteciparono alle proteste. In sette sono finiti ai domiciliari mentre agli altri è stato imposto l’obbligo di dimora. Alcuni degli indagati sono accusati di aver obbligato imprenditori e commercianti a chiudere le proprie attività, tra cui l’Ipercoop e una banca di Andria.

I fatti si risalgono al periodo compreso tra il 9 e l’11 dicembre 2013 quando, anche ad Andria e a Barletta, si tennero diverse manifestazioni di aderenti al movimento dei Forconi, durante le quali i partecipanti ai cortei, con violenza, imposero la chiusura di numerosi esercizi commerciali e tentarono di imporre la serrata ad una banca, azione quest’ultima che fu impedita dall’intervento delle forze di polizia. Complessivamente sono una cinquantina gli indagati la cui posizione è al vaglio della magistratura.

I reati contestati sono di violenza privata, minaccia e resistenza a pubblici ufficiali. Sulla base di alcuni filmati, la procura ha chiesto ed ottenuto dal gip di Trani i provvedimenti che sono stati eseguiti dalla polizia. Tre gli arrestati vi sono anche pregiudicati, ma non risulta vi siano autotrasportatori che inizialmente diedero il via alla protesta. 

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