12.308.215 auto nuove immatricolate nel 2013 in Europa: è questo il risultato finale di un anno difficile per il settore, che nel Vecchio Continente è sceso ancora dell’1,8% rispetto al 2012, a sua volta in calo dell’8,2% sul 2011. Se non altro, la contrazione sembra arrestarsi leggermente, grazie agli ultimi mesi dell’anno in positivo (dicembre, +13%). Fra i cinque mercati più grandi, scendono Germania (2,95 milioni di auto immatricolate, -4,2%), Francia (1,79 milioni, -5,7%) e Italia (1,30 milioni, -7,1%), mentre recuperano terreno Regno Unito (2,26 milioni, +10,8) e Spagna (722 mila, +3,3%). L’Italia è uno dei Paesi che ha peso di più in termini relativi, dopo Cipro, Olanda, Romania e Lussemburgo.

Quanto ai gruppi automobilistici, Volkswagen rimane il primo in Europa con 3,11 milioni di auto vendute, -0,8%, comunque meglio della media. Il secondo in classifica, PSA Peugeot Citroën, cala dell’8,5%, a 1,47 milioni. Recupera sull’anno precedente, invece, il terzo in classifica, il gruppo Renault (+4,0%, trainato da un sorprendente +22,8% del marchio Dacia). Solo settimo il gruppo Fiat, che l’anno scorso ha venduto 740.641 vetture, il 7,3% in meno rispetto al 2012.

Fra i marchi automobilistici, la top ten europea vede nell’ordine Volkswagen (1.547.970 auto immatricolate, -3,7%), Ford (902.883, -3,6%), Opel (825.030, -1,5%), Renault (801.605, -1,5%), Peugeot (740.411, -6,7%), Audi (693.070, -1,6%), BMW (640.463, -0,6%), Mercedes (617.244, +5,2%), Citroën (601.650, -10,5%) e Fiat (572.739, -1,6%). I marchi cresciuti di più nel 2013 sono la già citata Dacia, Mazda (+17,9%), Jaguar (+15,7%) e Seat (+11%), che finalmente sembra aver trovato slancio dopo essere stata a lungo la spina nel fianco di VW. Fra i brand più in crisi, ben tre appartengono al gruppo Fiat: Alfa Romeo (-28,4%), Lancia (-20,1%) e Jeep (-14%), cui s’aggiunge Chevrolet (-17,5%), in caduta libera (-28,8% a dicembre) dopo che la GM ha annunciato di volerlo ritirare dall’Europa a partire dal 2015.

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