Sono 40, su 60, i consiglieri regionali piemontesi rinviati a giudizio per Rimborsopoli: 33 del centrodestra e 7 del centrosinistra più il presidente del consiglio e lo stesso governatore Roberto Cota (Lega). Questa è l’ultima tegola che cade sulla giunta leghista, dopo che la scorsa settimana il Tar ha dichiarato nulle le elezioni del 2010. “Le mutande di Cota erano su tutte le prime pagine internazionali – spiega Davide Bono, consigliere M5s – ora si deve andare a votare, prima di fare altri danni che pagherebbero i cittadini”. Bono continua “il M5s ha avuto un ruolo importante nel denunciare queste situazioni che sono una prassi della politica”. Cota dopo la sentenza del Tar aveva accusato di golpe la “magistratura comunista”. Ora ci si aspetta che rincari la dose e magari giustifichi meglio i 115 scontrini che gli contestano i pm. Per esempio le 5 ricevute, ognuna in una zona diversa, per i pasti di una sola giornata  di Cosimo Caridi 

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