Gian Carlo Pozzo, questore di Campobasso,  è indagato dalla procura del capoluogo per abuso d’ufficio e favoreggiamento personale. Secondo il sostituto procuratore Fabio Papa avrebbe favorito il presidente della Regione Paolo di Laura Frattura, che si dice “sbalordito”. “I miei rapporti con il questore di Campobasso sono sempre stati rapporti solo ed esclusivamente istituzionali, resto dunque sbalordito oggi nell’apprendere dalla stampa che Gian Carlo Pozzo è indagato per avermi in qualche modo favorito. Mi chiedo: per cosa? In che modo? Sono sereno perché con la coscienza a posto e perché convinto che tutto si chiarirà presto e che su questa assurda storia si farà piena luce”, ha commentato il governatore.

La vicenda riguarda un’ indagine su contributi pubblici concessi alla società BioCom, cheaveva tra i suoi soci anche l’attuale governatore e che doveva realizzare una centrale a biomasse. La Biocom ricevette 300mila euro dalla Regione, ma tutto poi si bloccò perché il Comune di Termoli non concesse il permesso di costruire. Partì così una battaglia davanti alla giustizia amministrativa sulla revoca del finanziamento: il Tar ha dato ragione alla Biocom e c’è ora un ricorso davanti al Consiglio di Stato in attesa di pronuncia. Le indagini della procura, aperte dopo la presentazione di alcuni esposti, furono affidate alla Squadra Mobile e si chiusero a metà dello scorso anno: la polizia non trovò rilievi di natura penale. Arrivarono però altri esposti e così il sostituto Papa ha riaperto il caso incaricando stavolta le indagini alla Digos. A questo punto, secondo l’accusa, il questore avrebbe fatto diversamente affidando di nuovo l’indagine alla Squadra Mobile. Di qui l’iscrizione del questore sul registro degli indagati.

Il governatore del Molise Frattura aveva inviato lo scorso 29 dicembre una lettera ai vertici del Governo per chiedere l’invio degli ispettori in Questura a Campobasso, ripercorrendo quanto accaduto negli ultimi mesi: il 14 novembre scorso l’ex presidente della Regione, Michele Iorio, aveva presentato un esposto in procura per la presenza della sorella di Frattura a capo del gabinetto della questura “lamentando una presunta mancanza di imparzialità e serenità nelle indagini”. Il senatore Ulisse Di Giacomo (Nuovo Centrodestra) aveva presentato un’ interpellanza parlamentare per chiedere un intervento del ministro dell’Interno “attraverso una ispezione ministeriale in questura per fare luce sull’operato di Giuliana di Laura Frattura”.

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