Provocazioni e insulti. È culminato con qualche momento di tensione il presidio in piazza contro la presenza del ministro Cecile Kyenge a Brescia. I rappresentanti di Lega Nord e Fratelli d’Italia dopo due ore di stazionamento solitario in piazza Arnaldo hanno pensato di spingersi fin davanti alla sala dell’Auditorium San Barnaba, dove il ministro stava intervenendo. L’assessore regionale Viviana Beccalossi e il consigliere regionale leghista Fabio Rolfi, accompagnati da uno sparuto gruppetto di supporters (meno di dieci persone), hanno srotolato le loro bandiere di partito davanti al presidio organizzato dalle associazioni e movimenti per i diritti degli immigrati. Un gesto che ha scatenato le reazioni indispettite di questi ultimi, l’intervento delle forze dell’ordine ha limitato il contatto fisico tra gli esponenti dei due gruppi. Diverso il destino della contestuale manifestazione di Forza Nuova, ai militanti di ultradestra non è stato permesso di uscire dalla piazza per arrivare all’auditorium. Anche in questo caso appena qualche decina i partecipanti che hanno scandito qualche slogan anti immigrati e anti Kyenge ma si sono anche lanciati in invettive contro gli altri partiti di opposizione colpevoli, secondo loro, di aver governato per anni senza risolvere il problema dell’immigrazione  di Alessandro Madron

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