Con il suo zoom è riuscito a superare le mura di Villa Certosa e a immortalare le vacanze osé dell’ex ministro ceco Mirek Topolanek a casa Berlusconi. Tanta gloria, e tanti guai. Ma adesso la missione di Antonello Zappadu sembra ancora più complicata: diventare consigliere regionale in Sardegna. Ci ha provato con Beppe Grillo, ma alla fine il Movimento cinque stelle non si presenterà nell’Isola. E lui ritenta con la lista di Michela Murgia, nonostante continui a dichiararsi “5 Stelle in tutto e per tutto”.

Zappadu, che è successo?
È difficile spiegarlo, quella che si era creata all’interno del Movimento era una situazione fortemente imbarazzante.

La faida tra meetup, la pace impossibile e alla fine la decisione di Grillo di non concedere il simbolo a nessuno.
C’erano due possibilità: o affidarsi alla rete o dare l’incarico al nostro Alessandro Polese, fargli scrivere il programma e scegliere poi tra le persone che più si impegnavano.

Ma i vostri “nemici” di Olbia di candidato ne avevano un altro…
Ci siamo confrontati a lungo, qualche volta con la dialettica, qualche altra con gli insulti, non lo nego. Ma poi abbiamo scoperto che c’erano addirittura altri due gruppi clandestini.

Clandestini?
I senatori Cotti e Serra si erano fatti il loro orticello, noi non ne sapevamo nulla.

Grillo ha bruciato anche loro.
Ha bruciato tutto. Quello che gli rimprovero è di non essere venuto qui, di non aver mandato nessuno a darci una mano.

A fare cosa?
Isolare gli infiltrati: neofascisti, massoni. Grillo sapeva benissimo cosa stava succedendo, dai primi di ottobre… sapeva che c’era gente che era arrivata per rovinare il Movimento, doveva venire qui a fare il carabiniere invece li ha lasciati fare.

Perché secondo lei?
È stata una leggerezza. Ma si rende conto di cosa significano i 276mila voti che M5S ha preso alle ultime elezioni? Non dico solo in termini politici ma anche economici….c’è gente che si è venduta per rovinare il Movimento, pensano che quei voti adesso siano a disposizione degli altri partiti, del Pdl…ma si sbagliano: andranno tutti agli indipendentisti e alla Murgia!

Vista da qui, sembra un po’ complottista come tesi.
Macché, io la sensazione l’ho avuta da quando ero in Sudamerica: seguivo il meetup e vedevo cose strane. Poi sono tornato in Sardegna e ho avuto la conferma: era tutto segreto, anche noi avevamo il terrore delle infiltrazioni, arrivavano decine e decine di iscrizioni al blog dagli stessi indirizzi Ip, tutti dal Nord Sardegna. E poi minacce, microspie…un mio conoscente si è dato fuoco alla macchina perché non riusciva a trovarle.

Ora le daranno dello Scilipoti.
Mi aspetto una censura dallo staff, ma quel che è fatto è fatto. Pensavo di ricevere una razione di insulti giornaliera, invece finora ho avuto grande solidarietà. Spero di non fare brutta figura. Alla Murgia l’ho detto: ti rimarrò fedele, ma ricordati che sono un grillino.

E lei?
Mi ha detto: non c’è problema, mi siete anche simpatici.

da Il Fatto Quotidiano del 10 gennaio 2014

Articolo Precedente

Legge elettorale, Letta: “Accordo parte da maggioranza”. E apre al rimpasto

next
Articolo Successivo

Regionali Piemonte, era stato il Tav (non il Tar) a far perdere il centrosinistra

next