Persino Dante Alighieri, nella Vita Nova di fine 1200, dedicò alcuni versi alla figura del pellegrino e alle diverse strade su cui mettersi in cammino. Tra queste, l’antica Via Francigena, un percorso soprattutto spirituale per la cristianità del Medioevo, compiuto per la prima volta nel 990 d.C. dall’Arcivescovo Sigerico, da Canterbury a Roma. Un itinerario millenario, attraverso Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia, che ancora oggi conserva valori storici in grado di trasmettere un fascino senza tempo. Ne è la conferma l’interesse dimostrato dall’Assessorato Cultura del Lazio, una delle regioni varcate dalla Via in Italia, che promuove il progetto “Segui il tuo passo” organizzato dall’associazione no profit Legambiente Lago di Vico.

Si tratta di un concorso cinematografico per la realizzazione di cortometraggi di documentazione, ispirati in particolare al tratto laziale della Via Francigena (le località di passaggio indicate sulla mappa sono dieci). Lo scopo è sviluppare il tema del cosiddetto “viaggio lento” a piedi o in bicicletta, dal punto di vista naturalistico, sociale, artistico o sportivo. All’origine l’obiettivo di incrementare la conoscenza del territorio, da preservare grazie a criteri di “movimento non inquinante” in nome di un turismo sostenibile. La partecipazione a livello individuale o collettivo è gratuita e aperta a tutti gli autori italiani e stranieri che non abbiano compiuto 36 anni al 31 dicembre 2013. 

Via Francigena, video ufficiale AEVF (Associazione Europea delle Vie Francigene)

Il concorso, che accoglie iscrizioni fino al 15 marzo 2014, approva opere edite e inedite della durata massima di 5 minuti, inclusi titoli di testa e di coda. Inizialmente una selezione sarà eseguita da una commissione interna, che poi notificherà i corti finalisti per sottoporli alla valutazione della Giuria Ufficiale, costituita da esponenti del mondo della cultura, del cinema e da esperti in ambito ambientale. La cerimonia di premiazione si terrà presso il Palazzo Farnese di Caprarola (VT) nel mese di maggio, al cospetto delle autorità regionali. Durante la serata saranno trasmessi i dieci lavori approdati in finale, ma i corti vincitori saranno in programma anche in occasione della Rassegna Cinematografica “Lo Sguardo selvaggio” e del Tuscia Film Festival, che avrà luogo a Viterbo in luglio. Per quanto riguarda la divulgazione dell’evento, il progetto giova anche delle azioni di comunicazione effettuate da Il Movimento Lento, l’associazione senza scopo di lucro che appoggia il concetto di “cultura del viaggio lento” come attività per il tempo libero.

L’intento è sostenere iniziative che propongono uno stile di vita “eco” improntato sullo sviluppo e la cura di territori nazionali ed esteri, sull’incontro tra persone, lingue e tradizioni differenti e sull’accoglienza offerta lungo il tragitto. Tra gli impegni dell’associazione infatti prevalgono la manutenzione dei sentieri, la posa di segnaletica e la formazione per i funzionari delle pubbliche amministrazioni affinché migliori la percorribilità della rete; l’assistenza e l’assicurazione contro gli infortuni ai “pellegrini”; la creazione di un sistema di ospitalità privata volontaria o “a offerta” e di una ricettività turistica (ostelli, piccoli alberghi, agriturismo, bed&breakfast). In tal senso anche le valenze eno-gastronomiche sono un elemento da vagliare nella scelta delle mete da raggiungere, considerando che attualmente sempre più strutture propongono ai passanti un menù tipico locale (un pasto con primo, secondo e bevande al prezzo di 15 euro circa). Lecito pensare quindi che anche il tema culinario possa guadagnarsi un ruolo da protagonista nel cortometraggio vincitore di questa edizione del concorso. Per salire sul podio però bisogna prima mettersi in cammino e, passo dopo passo, come scriveva Walt Whitman ne il canto della strada, “avviarsi a piedi e con cuore leggero”.

di Simone Salvetti

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