“Sono gli ultimi giorni, il 2 febbraio chiudiamo i conti e facciamo il bilancio del crowdfunding. Ora ci rivolgiamo ai big donors, è il loro momento”. Arianna Ciccone, ideatrice del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia insieme a Chris Potter, fa il punto sull’iniziativa di finanziamento dal basso dell’evento che quest’anno si terrà dal 30 aprile al 4 maggio. A ottobre, lo staff della kermesse aveva deciso, data le difficoltà soprattutto dei finanziamenti pubblici, di chiudere. Poi è iniziata la raccolta di fondi online, che ha raggiunto i 40mila euro. Ma l’obiettivo è di arrivare al traguardo dei 100mila.

“Chi ha i soldi in questo Paese e crede che il nostro sia un progetto di valore ed eccellenza, si faccia avanti e ci aiuti a sostenerlo”, spiega Ciccone, secondo cui negli Stati Uniti un’iniziativa simile avrebbe già trovato molti sostenitori. Inoltre, aggiunge, “in Italia, da quanto mi risulta, si finanziano con il crowdfunding solo progetti no profit o artistici “. Nel caso del Festival, invece, si tratta di un evento.

La via delle microdonazioni è arrivata a seguito della progressiva diminuzione dei finanziamenti pubblici “nonostante il festival, in tutte le sue edizioni, abbia portato migliaia di visitatori e un consistente indotto alla città di Perugia“. Vista l’impasse economica, per non rinunciare all’evento, è stata avviata la campagna online. E se non si arrivasse ai 100mila euro? “Andremo avanti lo stesso, e il festival si farà, sempre a Perugia“. Di certo, conclude Ciccone, “il 2015 sarà comunque un’altra storia”.

La Repubblica tradita

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