“Ai miei figlioli, quando cresceranno, continuerò a dire che Babbo Natale esiste”. Il Babbo Natale protagonista di questa storia si chiama Silvio Berlusconi, mentre i figli sono quelli di Tommasina Pisciottu e Mario Padovan, due disoccupati di Pordenone. Secondo quanto riporta ilgazzettino.it, la coppia, in attesa di due gemelli, ha chiesto aiuto al leader di Forza Italia, che è arrivato insieme agli auguri di Natale: tre assegni circolari per un totale di 50mila euro.

Il signor Padovan, come racconta la moglie, ha perso il lavoro a causa della crisi ed è caduto in una profonda depressione. I due hanno così deciso, ai primi di dicembre, di prendere carta e penna e scrivere al Cavaliere la loro storia e le loro difficoltà. E la risposta è arrivata proprio durante le vacanze natalizie. Una lettera spedita da Arcore, che conteneva, oltre agli assegni, un biglietto a dir poco particolare. “Grazie per gli auguri!”, scrive l’ex premier. “A 77 anni compiuti, sono ancora qui per resistere a questa sinistra e alla sua magistratura, pericolosa per l’Italia, per la democrazia, per la nostra libertà”. Firmato Silvio Berlusconi.

“Non ci sono parole per descrivere quello che ho provato”, ha spiegato la signora Pisciottu a ilgazzettino.it. “Sono consapevole che molti di voi giornalisti non amano Berlusconi ma, al di là di quello che può aver fatto o non fatto, con me è stato un uomo meraviglioso e generoso, al contrario di tanti altri che potevano fare qualcosa e non hanno fatto nulla”. Una generosità che, tra l’altro, il Cavaliere non ha mai nascosto. Soprattutto quando si trattava di elargire soldi e regali a giovani e graziose ragazze “in difficoltà”, da Ruby a Sabina Began.

Ma se c’è chi beneficia del grande cuore del Cavaliere, c’è anche chi, tra i 3,1 milioni di disoccupati italiani, dovrà contare solo sulle proprie forze. E’ il caso, per esempio, di Maria Rosaria D’Angelo. La signora napoletana, 39 anni, vedova con tre figli, di cui due con problemi di salute, scrisse cinque lettere chiedendo aiuto a Berlusconi quando era premier. La risposta, però, non fu la stessa arrivata ai coniugi Padovan. “Il presidente del Consiglio non può occuparsi di situazioni personali”, era scritto nella lettera inviata da Palazzo Chigi.

In effetti, il Cavaliere, per quanto ricco e generoso, non può certo aiutare tutti. Se dovesse dare fondo a tutta la fortuna della sua famiglia – stimata in 6,2 miliardi di dollari da Forbes – e regalare 50mila euro a tutti i disoccupati italiani, potrebbe fare felici “solo” 80mila senza lavoro. E se volesse accontentare proprio tutti, con il suo patrimonio potrebbe dare circa 1.500 euro a ogni persona senza impiego. Continuando a fare i conti in tasca al Cavaliere, si può infine calcolare l’impatto del regalo ai coniugi Padovan sulla fortuna di casa Berlusconi. Se si rapporta la ricchezza dell’ex premier a quella dell’italiano medio, di poco superiore a 140mila euro secondo Bankitalia, risulta che il suo contributo di 50mila euro equivarrebbe a un esborso di circa 1,50 euro per un “comune mortale”. Poco più di un caffè.

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