Inizio del nuovo anno, tempo di bilanci anche per il mondo dell’auto. Il mercato italiano ha chiuso con 1.303.534 esemplari immatricolati, circa centomila in meno del già poco roseo 2012 (-7,14%). Vediamo chi ha guadagnato e chi ha perso terreno nel 2013.

Boom ibrido. Fra i vincitori figurano senz’altro le ibride, le cui vendite sono più che raddoppiate (14.939 unità, +118,44%): per la prima volta le auto a doppia propulsione elettrica e termica hanno superano il muro dell’1% delle immatricolazioni (1,63% del mercato italiano). In crescita (+26,61%) anche le meno tradizionali auto bifuel benzina-metano, così come le elettriche (+67,31%); queste ultime, però, con soli 870 esemplari immatricolati nei dodici mesi, non rappresentano ancora un fenomeno significativo. Maluccio, anche a causa degli insostenibili prezzi del carburante alla pompa, le auto alimentate a benzina, giù del 14,12%, quelle a gasolio (-5,86%) e anche quelle dotate di un impianto supplementare per il Gpl (-10,29%).

Gruppi Renault e Daimler in crescita. Tutti i maggiori gruppi automobilistici presenti in Italia chiudono il 2013 in rosso, ad eccezione della Renault (marchi Renault e Dacia, +7,91%) e della Daimler (+3,34%), trainata dalla buona performance del marchio Mercedes. Male alla conta finale il gruppo Fiat, che perde il 9,92%, PSA Peugeot-Citroën (-13,01%), GM (Chevrolet e Opel, -11,96%), Ford (-11,73%). In negativo, ma comunque meglio del mercato nel suo complesso, il gruppo Volkswagen (-6,6%), Nissan e Infiniti (-5,35%), Hyundai e Kia (-3,4%), Toyota e Lexus (-1,48%), Jaguar e Land Rover (-1,46%), BMW e Mini (-0,75%).

Fiat rimane il primo marchio. Il primo brand per volumi è sempre Fiat (279.279 unità immatricolate), seguito da Volkswagen (105.322 unità), Ford (87.417), Opel (70.611) e Renault (65.716). Quanto all’andamento rispetto al 2012, segnano risultati positivi l’indiana Mahindra (+242,62%, ma su volumi molto ridotti, 209 unità vendute), Maserati(+122,61%, anche in questo caso solo 256 unità), Kia (+10,48%), Renault (+9,76%), Mazda(+9,76%), Mercedes (+7,47%) e Dacia (+3,64%). I marchi che hanno perso di più in Italia, invece, sono Infiniti (-55,19%), Dr Motor (-35,88%), Alfa Romeo (-24,97%), Ferrari (-24,19%),Mitsubishi (-21,55%) e Lancia (-20,18%).

La Panda sempre in testa. Nonostante la contrazione delle vendite, il Gruppo Fiat rimane comunque di gran lunga il più attivo in Italia, con il 28,7% delle immatricolazioni (erano il 29,6 l’anno precedente). Infatti, i primi cinque posti della top ten dei modelli più venduti nel 2013 sono occupati da auto del gruppo torinese: prima anche quest’anno la Panda (101.609 unità immatricolate), seguita da Punto (64.139), Lancia Ypsilon (46.527), 500 (42.314) e 500L (38.226). Seguono, quasi a pari merito, Golf, Clio e Fiesta. Nona e decima si piazzano la Citroën C3 e la Volkswagen Polo. La distribuzione fra gli acquirenti delle auto nuove è rimasta sostanzialmente invariata: per il 63,62% erano privati, per il 18,62% società e per il 17,76% noleggi. Cambia, invece, l’equilibrio fra i tipi di carrozzeria: giù coupé, monovolume, station wagon, stabili le berline, in crescita solo le crossover (+18,35%) e le monovolume piccole (+28,95).

 

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