Quello che è stato proclamato “Anno europeo contro lo spreco alimentare” sta per concludersi. E se la fine d’anno è proverbialmente il momento dei bilanci, anche da questo punto di vista è ora di tirare le somme. Il dato che riguarda l’Italia non è dei più incoraggianti. Nel nostro paese, fra Natale e Capodanno sono 440mila le tonnellate di cibo che finiscono nella spazzatura. A fronte della diffusione di stili di vita sempre più ecosostenibili e attenti al portafogli oltre che al rispetto del pianeta, resta il fatto che comperiamo molto più di quanto in realtà consumiamo.

In questo periodo ogni famiglia italiana butta via una media di 50 euro, secondo i dati della campagna “Food We Want” dell’Unione europea, promossa dall’Istituto Oikos. Acquistiamo una quantità eccessiva di alimenti che non mangiamo e che poi buttiamo via, sotto forma di avanzi. Il valore complessivo di questo spreco di denaro ammonta a 1,32 miliardi di euro, ogni anno. Trasmissioni televisive, libri, siti web traboccano di soluzioni contro gli sprechi, iniziative per aiutare chi ha più bisogno, consigli per spendere bene il proprio denaro, eppure invertire questa tendenza non è affatto semplice. Un paradosso, se si pensa alla crisi economica con la quale da anni ci troviamo a convivere.

Stando sempre alle cifre diffuse da “Food We Want”, il periodo natalizio è quello in cui si spreca di più rispetto al resto dell’anno. Non consumare il cibo e gettarlo fra i rifiuti significa, oltretutto, sprecare preziose risorse naturali. Si pensi soltanto che per produrre un chilo di carne bovina servono 15mila litri d’acqua. Per non parlare di quanti potrebbero beneficiare di quel cibo – un terzo di quello prodotto nel mondo viene perduto – dagli 870 milioni di persone nel pianeta che soffrono la fame.

Nell’ambito del Piano nazionale di prevenzione dei rifiuti l’Italia avrà presto un Piano nazionale di prevenzione dello spreco alimentare (Pinpas), annunciato dal ministro dell’Ambiente Andrea Orlando. Il prossimo 5 febbraio si riunirà il gruppo di lavoro (coordinato da Andrea Segrè, fondatore di “Last minute market” e promotore della campagna europea “Un anno contro lo spreco”). Il 5 febbraio 2014 sarà anche la Giornata nazionale contro lo spreco alimentare. Le celebrazioni a casa nostra non mancano: basterebbe abbinarvi buon senso e qualche sana abitudine per ritrovarci, fra un anno, con un bilancio meno sconfortante in fatto di spreco di cibo.

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