La “Chiamata alle forchette” per gli chef, campani e non, ha funzionato: Legambiente Campania ha messo insieme 27 proposte culinarie originali e firmate da rinomati cuochi che possono essere scaricate sotto forma di ebook oppure consultate sul sito “Campania, la Terra dei Cuochi”. È questo il nome della raccolta di ricette, ancora aperta, alla quale gli chef possono contribuire inviando le proprie idee all’indirizzo ricette@legambiente.campania.it oppure compilando la scheda direttamente sul sito.

“La Campania non è solo Terra dei Fuochi ma è la regione simbolo della dieta mediterranea, sana, gustosa, fatta di prodotti tipici di grande qualità. È la Terra Felix disseminata di una moltitudine di prodotti tipici”, spiegano Rossella Muroni e Michele Buonomo, rispettivamente direttore nazionale e presidente regionale Legambiente. Il piccolo compendio gastronomico – il progetto è gestito con la collaborazione del Comune di Pollica, eletta capitale della Dieta Mediterranea, e dell’Istituto MedEatResearch (Centro di Ricerche Sociali sulla Dieta Mediterranea) dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli – è dedicato alla memoria di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica ucciso nel settembre del 2010 in un attentato camorristico. Sono accolte soltanto le ricette che abbiano come ingredienti principali prodotti campani DOP (dalla Mozzarella di Bufala al Pomodorino del Piennolo del Vesuvio fino al Fico Bianco del Cilento, per citarne soltanto alcuni), quelli a Indicazione Geografica Protetta (fra i quali la Melannurca, il Limone di Sorrento e la Pasta di Gragnano) oltre alla mozzarella e alla pizza napoletana, entrambe Specialità Tradizionale Garantita, riconosciute dalla Ue.

Ad aprire il volumetto digitale il “Vesuvio di rigatoni dedicato a Maria Orsini Natale”: la prima ricetta arrivata è un’idea dello chef pluristellato Alfonso Iaccarino. Hanno partecipato alla raccolta, fra gli altri, Pietro Parisi, Pino Capano e Rocco Iannone. Dalla “Genovese di baccalà”, specialità dello chef Vincenzo Nocerino, ai “Fagioli con funghi di pioppo” che portano la firma di Angela Ceriello, ci si muove fra la reinterpretazione dei piatti della cucina vesuviana contadina e le più originali pietanze a base dei prodotti di un territorio “gettato in un cono d’ombra” – per dirlo ancora con le parole di Rossella Muroni e Michele Buonomo – che “continua orgogliosamente a contribuire al Made in Italy sul piano economico, sociale e culturale”.

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