“I poveri non possono più aspettare”. Quando Papa Francesco vede lo striscione del Movimento dei forconi in piazza San Pietro, si rivolge a loro direttamente. “A quanti dall’Italia si sono radunati oggi per manifestare il loro impegno sociale, auguro di dare un contributo costruttivo, respingendo le tentazioni dello scontro e della violenza e seguendo sempre la via del dialogo. A quanti dall’Italia si sono radunati oggi per manifestare il loro impegno sociale, auguro di dare un contributo costruttivo, respingendo le tentazioni dello scontro e della violenza e seguendo sempre la via del dialogo”.

Video di Irene Buscemi

Il pontefice si è anche soffermato, durante il suo discorso dell’Angelus, sull’importanza di pensare ai più deboli. “In questi giorni di Natale inviti tutti, persone, entità sociali, autorità, a fare tutto il possibile perché ogni famiglia possa avere una casa”. Lo ha detto papa Francesco all’Angelus, parlando “a braccio”, dopo aver letto lo striscione in piazza del movimento dei forconi: “I poveri non possono aspettare. Leggo lì scritto grande: ‘I poveri non possono aspettare – ha detto il Papa, interrotto più volte dagli applausi -. E’ bello. E questo mi fa pensare – ha proseguito – che Gesù è nato in una stalla, non è nato in una casa. Dopo è dovuto fuggire, andare in Egitto per salvarsi la vita. Alla fine è tornato a casa sua a Nazareth. E io penso oggi – ha detto ancora Bergoglio -, anche leggendo quello, a tante famiglie senza casa. Sia perché mai l’hanno avuta, sia perché l’hanno persa per tanti motivi”. “Famiglia e casa vanno insieme. E’ molto difficile portare avanti la famiglia senza abitare in una casa”.

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