Un po’ chiusi, un po’ aperti, l’Italia non ha un numero preciso di aeroporti commerciali. L’Enac dice che sono 38. Le statistiche di Assaeroporti ne includono 4 in più. Il piano di Corrado Passera, presentato e consegnato, neanche un anno fa, ne prometteva 31. Non c’è chi ha ragione e chi ha mentito: perché ci sono scali stagionali, scali non più operativi, scali che possono funzionare, ma che non ci riescono. Il bivio fra costiera di Amalfi e di Sorrento, l’aeroporto di Pontecagnano (Salerno) dove lo mettiamo? Alitalia ha sloggiato perché perdeva centinaia di migliaia di euro: però, in teoria, i concorrenti possono volare. E Foggia, dove non decollano da anni (leggi)? E le disgrazie di Siena? E lo spreco incessante di Aosta (leggi) o le disavventure di Falconora (leggi)?

Ogni regione, ogni provincia e ogni comune rivendica una rotta, una tratta e reclama denaro per ampliare piste dove soffia un vento buono per le esibizioni acrobatiche o dove vanno espropriati terreni appena resi edificabili (è proprio il caso foggiano). Il traffico passeggeri italiano è stabile: quasi 125 milioni da gennaio a ottobre di quest’anno, concentrati su Roma, Milano, Bergamo, Venezia, Catania, Bologna, Napoli e Pisa. E poi l’elenco continua con piccole eccellenze come Alghero e grandi irrisolti come Crotone. L’ultima partenza da Forlì indica la data del 29 marzo, un venerdì, destinazione Cluj-Napoca, Romania. Da circa tre mesi, il ministro Maurizio Lupi (Trasporti) promette che entro fine mese spedirà la bozza di un documento per i futuri investimenti ai governatori locali. Durante un’audizione in commissione a Montecitorio, disse di aver pronti 22 miliardi di euro. E ora si scatena la corsa ai finanziamenti da Viterbo a Frosinone. E anche l’Aquila è pronta a volare. Gianni Chiodi, il presidente abruzzese, dichiara sempre di averne discusso (e in maniera proficua e rassicurante) con il ministro Lupi. L’anno prossimo, lì, ci sarà la campagna elettorale.

– Foggia non decolla da due anni: pista corta e zero passeggeri (di A. Massari) 

– Aosta, 30 milioni per una struttura ora abbandonata (di E. Ciccarello, video di C. Caridi)

– Tra buchi e indagini, a Falconara la trasparenza è un optional (di S. Amurri)

da Il Fatto Quotidiano del 15 dicembre 2013

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