Il governo ha annunciato in pompa magna l’introduzione della scatola nera all’interno del decreto Destinazione Italia approvato venerdì dal Consiglio dei ministri. Il dispositivo, che monitora il comportamento alla guida dell’assicurato e dà importanti informazioni in caso di sinistro, era però già stato introdotto da Mario Monti a fine 2012 con grande gioia dei produttori, a partire da Luca di Montezemolo. All’epoca era stato semplicemente stabilito che l’installazione della scatola nera sarebbe stata a carico delle compagnie, che avrebbero dovuto praticare uno sconto non meglio quantificato sulla polizza auto. Ora, invece, il decreto stabilisce che lo sconto deve essere almeno del 7%.

Restano aperti tutti i dubbi sulle società che producono e gestiscono le scatole nere. Si stima che su circa un milione di “black box” installate a fini assicurativi, più della metà sono della Octo Telematics, società legata a Luca e Matteo di Montezemolo. Con le nuove regole, lo sconto sul premio non sarà determinato dal mercato, ma ci saranno sconti minimi imposti (dal 4% al 10%) a seconda del comparto. Secondo il presidente del consiglio, Enrico Letta, il capitolo dedicato alle assicurazioni avrà come effetto “un calo dei costi Rc auto e un calo delle frodi”. Il ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, ha dichiarato: “Dobbiamo rendere il più possibile corretto il comportamento degli automobilisti e ribaltare il meccanismo sullo sconto della tariffa. Il meccanismo di riduzione della tariffa non è affidato al mercato, ma a un meccanismo obbligatorio”.

Sugli sconti imposti per legge, l’Ania, l’associazione delle compagnie assicuratrici, non è d’accordo e in un comunicato ha sottolineato che “ancora una volta il governo non ha approvato la tabella unica per il risarcimento dei danni fisici di grave entità” e che laddove fosse leso “il principio europeo della libertà tariffaria, queste misure incontrerebbero la nostra opposizione”. Gli sconti sui premi dovrebbero derivare dai risparmi che le compagnie accumuleranno grazie ai nuovi meccanismi di lotta alle frodi. Fra questi, oltre alla diffusione delle scatole nere, c’è la “non cedibilità del diritto al risarcimento del danno”, che significa che il danneggiato non può più cedere il credito del risarcimento al carrozziere, a meno che la compagnia non sia d’accordo, in modo da evitare che l’artigiano “gonfi” la fattura.

Inoltre, torna il “risarcimento del danno in forma specifica”: l’assicurazione può scegliere una carrozzeria di sua fiducia. Nel caso in cui l’assicurato preferisca avvalersi di un altro autoriparatore, questi riceverà direttamente dall’assicurazione la somma stanziata per l’officina convenzionata. Nel caso in cui si decida di avvalersi del risarcimento in forma specifica, si ha diritto ha uno sconto sulla polizza dal 5 al 10% a seconda della zona.

Articolo Precedente

Rc auto, Ivass: “Un problema sociale”. I consumatori: “Scopre l’acqua calda”

next
Articolo Successivo

Ford e Renault, il lusso fa gola. Ma creare nuovi brand non è così semplice

next