È mancato davvero poco, ieri sera, perché la finale di XFactor si chiudesse con un epilogo che nemmeno il peggior Festival di Sanremo. Sì, perché a contendersi la vittoria finale con Michele (che alla fine trionferà come previsto) non c’era l’angelica Violetta ukulele-munita, né la gagliarda Aba, bensì i tamarrissimi Ape Escape, il gruppo di Nocera Inferiore che Simona Ventura ha trasformato nel simbolo del trashpopulismo televisivo. Invece, alla fine, il megashow in diretta dal Forum di Assago si è concluso come da copione, con la meritata vittoria del diciottenne di Città di Castello, guidato sapientemente da Morgan, che ha potuto contare su un vantaggio mica da ridere: l’inedito scritto per lui da Tiziano Ferro. Al terzo posto, dietro i già citati Ape Escape, la quotata Violetta, mentre la prima eliminata della serata era stata Aba. Classifica finale a parte (ora la palla passa alle classifiche di dischi, e chi ha più tela tesserà), quello che resta di questa edizione del talent show ideato da Simon Cowell è una serie di dati record su ascolti e interazioni social, frutto di una macchina da guerra imponente guidata da Sky e Fremantle Media.

A memoria nostra, che ci nutriamo avidamente di tv da 25 anni, nessuno spettacolo televisivo italiano, almeno dal punto di vista organizzativo, aveva mai raggiunto un livello di perfezione simile. Sul contenuto, ovviamente, il giudizio è lasciato ai gusti di ognuno. La scelta di trasmettere la finale anche in chiaro su Cielo era evidentemente dettata dalla voglia di Sky di misurarsi con l’Auditel dopo una stagione trionfale. I risultati confermano l’appeal di XFactor, anche se non si può parlare di trionfo. La finale è stata vista da quasi due milioni di telespettatori, per l’8,8% di share (SkyUno 4,9%, Cielo 3,9%). Paradossalmente, il canale in chiaro ha raggiunto meno italiani di quello pay, a riprova forse che si tratta di un prodotto che ha un target specifico e non proprio vicinissimo a quello della tv generalista.

Due milioni di spettatori non sono comunque pochi, e se a questi sommiamo i 5,3 milioni di voti arrivati durante la serata attraverso i mille rivoli del televoto, di Twitter e dell’app gratuita (lo scorso anno erano stati 1,6 milioni), il quadro sembra comunque soddisfacente. Di sicuro una mano agli ascolti l’hanno data gli One Direction, fenomeno pop degli ultimi anni sulla cui qualità è inutile anche continuare a discutere. Prodotto commerciale confezionato alla perfezione, in pieno stile boyband, ma la musica, se permettete, è altra cosa.

Il risultato buono ma non stratosferico dei dati Auditel non è necessariamente un male. Dove è scritto che tutto, in tv, deve essere per forza per tutti? Ogni prodotto ha il suo target e spesso la qualità è preservata proprio da un bacino più ristretto rispetto alle reti tradizionali. La puntata di ieri si era aperta con un omaggio a Nelson Mandela dei concorrenti di quest’edizione e Elisa, Giorgia, Marco Mengoni e Mario Biondi, tutti insieme a cantare Man in the mirror di Michael Jackson, per poi lasciare spazio ai duetti dei big con i finalisti. Particolarmente riuscito quello tra Ape Escape ed Elisa sulle note di Labyrinth, non male nemmeno la versione di Close to you di Burt Bacharach cantata da Aba e Mario Biondi. Ma è proprio la concorrente del team guidato da Elio a dover lasciare la gara, come da previsioni. Quarto posto e via andare, c’è la seconda manche con gli inediti da ascoltare.

Ed è proprio sul pezzo inedito che Michele ha tracciato un solco incolmabile con i suoi avversari. La vita e la felicità è una perfetta canzone alla Tiziano Ferro, costruita per piacere anche a chi, magari, ha altri gusti musicali. Michele ci mette del suo, con una intensità interpretativa notevole per un diciottenne, e il gioco è fatto. Si capisce subito che l’unica sfida interessante rimane quella per il secondo posto. Gli Ape Escape sorprendono tutti ed eliminano l’altra favorita Violetta, e lì finisce anche la gara. Il resto è una manche finale molto emozionata (persino Michele ha sbagliato moltissimo) che porta dritti alla proclamazione.

Nuovo trionfo di Morgan, che ha vinto 5 delle 6 edizioni alle quali ha partecipato come giudice. L’ex frontman dei Bluvertigo si conferma un ottimo mentore, con un percorso musicale ragionato, scelte coraggiose ma vincenti e un approccio alla gara davvero pedagogico. Il personaggio di questa edizione, però, è Mika, sorprendente fenomeno televisivo ma, va detto, coach tutt’altro che perfetto. Resta inossidabile Simona Ventura, ieri strizzatissima in un abito che metteva troppo in evidenza il generoso decolleté, fiera del suo gusto pop-trash che, purtroppo, continua a piacere a una larga fetta di pubblico. Ultima annotazione per Alessandro Cattelan, conduttore per il terzo anno consecutivo. Asciutto, spontaneo, con uno stile di conduzione internazionale, Cattelan è il valore aggiunto di XFactor. In Rai, ovviamente, era relegato su un trespolo a sparar scemenze a Quelli che il calcio.

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