Editoriale di apertura di Michele Santoro, che dà il via alla puntata sulle note di “Tammurriata nera”. E si chiede: “Chi la porta la reponsabilità di tutte le proteste di coloro che si preparano a marciare su Roma al grido “Tutti a casa”? Napolitano risponderebbe che è colpa della politica. Ma è colpa di Letta? Berlusconi? Grillo? Chi sono quelli che hanno fatto i blocchi? Chi li ha indirizzati? E che succederà? Chi deve uscire? Chi prenderà il posto di Letta o Alfano? E chi prende il posto di Saccomanni? Della casalinga di Voghera?”. Il giornalista ammonisce il M5S, difende chi è andato votare alle primarie Pd e lancia una stoccata a chi critica i giornalisti che lavorano per giornali di partito: “Allora Vittorini o Sciascia non erano dipendenti perché avevano lavorato all’Unità, come Travaglio. L’indipendenza, se non ce l’hai, nessuno te la può dare. E se non ce l’hai, nessuno te la può togliere”. E sottolinea: “Berlusconi dice che c’è lui e che se l’arrestano fa la rivoluzione. Poi ci si rende conto che il tempo dei comici e dei froci sta finendo fino a quando qualcuno farà gli altri neri neri”

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