“Ridotti praticamente in schiavitù”. E’ questa la condizione in cui lavorano, secondo quanto denuncia il sindacato Cub-Trasporti, i circa 30 addetti alle pulizie dei treni Ntv (la compagnia ferroviaria fondata da Montezemolo e Della Valle), nella stazione di Roma Ostiense. In barba al proprio codice etico e a quello di Ntv (che seleziona i propri partner valutandoli anche da un punto di vista etico), la Manuntencoop Facility Management, ditta appaltatrice del servizio, di proprietà al 72% della coop rossa Manuntencoop (il restante è in mano a fondi di Private Equity), sottoporrebbe infatti i propri dipendenti a vere e proprie “minacce e vessazioni”. “Non ho mai visto una situazione del genere nel lavoro emerso – racconta Antonio Amoroso, responsabile nazionale della Cub-Trasporti – Il carico di lavoro è assolutamente insostenibile, soprattutto per i lavoratori del turno notturno, assunti con un contratto part-time di 5 ore (dalle 21 alle 2), ma costretti spesso a lavorare fin oltre le 8 ore”. Effettuando dunque ore di lavoro straordinario/supplementare, “a cui non possono sottrarsi”. Come è successo dallo scorso aprile fino alla fine di ottobre quando, a fronte di una serie di annunciate interruzioni di corrente elettrica, “i responsabili chiudevano i cancelli, obbligando i dipendenti a rimanere sul luogo di lavoro (le carrozze) o al massimo in un magazzino. Solo successivamente è stato permesso di aspettare nelle automobili. In questo modo – spiega il sindacalista – l’azienda si assicurava che, una volta tornata la corrente elettrica, il personale terminasse le pulizie dei treni Italo”.

C’è poi la mancanza di sicurezza: “I lavoratori – prosegue Amoroso – per accelerare i tempi, anziché sostituire il sacchetto, devono svuotare i cestini dei rifiuti con le mani. Il problema è che sono dotati di semplici guanti monouso in lattice, facilmente lacerabili e perforabili. Il risultato è che in un paio di casi i lavoratori hanno raccontato di essersi tagliati e addirittura punti con siringhe per insulina”. Ma la situazione di sfruttamento va anche oltre: riguarda la gestione delle ferie per i lavoratori del turno notturno. Perché un giorno di ferie – contrariamente a quanto avviene normalmente un pò ovunque – non consente di saltare un turno di lavoro, ma solo di assentarsi qualche ora alla fine di un turno e all’inizio di quello successivo.

Cioè il dipendente “deve recarsi al lavoro alle 21 e prestare servizio fino alle ore 24, con l’obbligo di ripresentarsi in servizio alle 00,01 del giorno successivo, per lavorare fino alle 2”. In sostanza se una sera vuoi cenare e dormire a casa, devi chiedere due giorni di ferie. Analogo trattamento per i lavoratori a cui il medico assegna un giorno di riposo per malattia. “Un evidente abuso – sottolinea il sindacalista della Cub-Trasporti – con cui la società tenta, sulla pelle dei lavoratori e in barba alle regole esistenti, di arginare il sottorganico”. Il sindacato di base, dopo aver cercato invano l’intervento di Ntv e di Manutencoop (società madre, in affari con diverse strutture della Pubblica amministrazione), ha chiesto ora l’intervento ispettivo della Direzione Territoriale del Lavoro. E nei giorni scorsi ad interessarsi della vertenza dei 30 lavoratori della Manuntencoop Facility Management sono stati anche due deputati di Sel, Gianni Melilla e Franco Bordo, presentando un’interrogazione al ministro del Lavoro, Enrico Giovannini. “Quali interventi vuole promuovere – chiedono i due parlamentari del partito di Vendola – per favorire che i moltissimi appalti della pubblica amministrazione non possano essere assegnati e gestiti da società che si rendono responsabili di gravi comportamenti ed intollerabili inadempienze nei confronti del personale dipendente?”.

Riceviamo e pubblichiamo da Manutencoop

in merito all’articolo dal titolo ‘Roma Ostiense, gli addetti alle pulizie di Ntv: “Siamo ridotti in schiavitù”’ a firma di Gabriele Paglino e pubblicato in data odierna sulla versione online del Suo giornale, ci spiace dover segnalare che larga parte delle informazioni riportate sono destituite di ogni fondamento. A differenza di quanto erroneamente indicato, infatti, non solo nell’ambito dell’appalto non si sono mai verificati abusi, vessazioni, minacce né, tantomeno presunti casi di “schiavitù” del personale, ma anche le vicende segnalate a dimostrazione di tali gratuite accuse sono riportate in modo assolutamente pretestuoso.

Il servizio da noi svolto a bordo treno, nelle stazioni di sosta e in deposito si articola, infatti, sulla base di turni, anche in orario notturno, gestiti nel pieno rispetto delle normative in materia di riposi settimanali o giornalieri. Nell’ambito del servizio di pulizia gestito da Manutencoop Facility Management sui treni NTV è certamente capitato che si siano rese necessarie interruzioni programmate di elettricità nell’area di deposito e che questo abbia comportato la sospensione anche delle attività di pulizia: i dipendenti del Gruppo hanno ripreso le attività appena possibile e sono stati retribuiti per tutte le ore di presenza e con le maggiorazioni previste per il lavoro notturno straordinario o supplementare. Lo svolgimento dell’orario supplementare è, quindi, sempre avvenuto nel pieno rispetto delle norme previste dal CCNL applicato. Inoltre, l’area di deposito NTV è, ovviamente, chiusa al pubblico e sorvegliata ma per uscire è sufficiente chiedere l’apertura del cancello.

Non corrisponde al vero nemmeno quanto riferito rispetto a ferie, malattie e permessi che vengono retribuiti e contabilizzati regolarmente in ore e, quindi, il problema sollevato è inesistente. Forse si vuol far riferimento ad alcune anomalie (limitate a pochi casi specifici) verificatesi nella contabilizzazione delle giornate di malattia: si è trattato di inconvenienti del sistema di rilevazione delle presenze che sono in corso di risoluzione. Certo è che nessun lavoratore è mai stato “costretto” a usufruire di più giorni di ferie di quelli richiesti. In merito alle dotazioni dei lavoratori quanto riportato è del tutto falso: ai dipendenti vengono forniti, ovviamente, tutti i dispositivi di protezione individuale previsti, compresi guanti sia in lattice, sia in materiale resistente alle abrasioni. Segnaliamo tuttavia che, nel caso dei cestini a bordo treno, proprio per evitare possibili punture, la procedura cui i lavoratori devono attenersi prevede che il cestino venga estratto e svuotato evitando di inserire le mani all’interno. Rammarica non essere stati contattati in anticipo per verificare le informazioni ed evitare quindi che venisse citata impropriamente nell’articolo Manutencoop Facility Management S.p.A..

Replica Gabriele Paglino

Quelle che Manutencoop Facility Management definisce prive di fondamento sono le stesse problematiche sollevate dalla Cub-Trasporti nel corso di una riunione convocata presso la Prefettura di Roma, lo scorso 25 ottobre, alla presenza dei rappresentanti della stessa Manuntencoop FM. In quella sede l’azienda, da quanto lascia intendere il verbale redatto dalla Prefettura, non ha obiettato alle contestazioni. “Pur dichiarandosi sensibile alle tematiche sollevate”, ha preferito non entrare nel merito: “In quanto dichiara di non intrattenere relazioni sindacali con l’O. S. Cub Trasporti, in quanto non firmataria del contratto aziendale”. Insomma la Manutencoop Facility Management non ha smentito la Cub-Trasporti, ma si è trincerata dietro un “noi con voi non parliamo”, semplicemente perché la Cub Trasporti non è firmataria del contratto nazionale. La Prefettura ha però ricordato che “la partecipazione attiva alle procedure di raffreddamento (propedeutiche all’eventuale indizione di uno sciopero, ndr) è sempre doverosa, in quanto non implica il riconoscimento ai fini contrattuali”. Se le affermazioni fatte dalla Cub, durante l’incontro tenutosi in Prefettura, erano false, perché l’azienda non lo ha detto chiaramente? Ovviamente sono contestazioni non di poco conto. E quindi, se la Manutencoop Facility Management avesse ritenuto false tali affermazioni, avrebbe potuto, in quella stessa sede, diffidare il sindacato.

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