I militanti della Lega Nord dalle 8 di sabato mattina e fino alle 17 potranno eleggere alle primarie il loro nuovo segretario. La scelta è tra passato e presente. Tra Umberto Bossi e Matteo Salvini, con quest’ultimo nettamente favorito. Per il segretario uscente Roberto Maroni la Lega, dando voce ai militanti “sta offrendo un vero segnale di cambiamento”. Questa è infatti la prima volta, nella ventennale storia del Carroccio, in cui i militanti possono esprimere direttamente la propria preferenza. Una preferenza che verrà ratificata il prossimo sabato a Torino, quando si riunirà il congresso leghista. Nel seggio di Varese, dove ha votato lo stesso Maroni, l’affluenza è stata alta fin dalle prime ore del mattino. Ha votato anche Manuela Marrone, la moglie di Umberto Bossi, che si è presentata alle urne quasi in incognito, senza dare nell’occhio. Sono passati poi tutti gli altri volti storici del leghismo della prima ora. Tra i militanti c’è la certezza di dover andare avanti: “La Lega è ancora viva – dicono -, anche se il cambiamento è un percorso lungo”, ma l’amarezza è difficile da nascondere: “Questa cosa poteva essere evitata – ha commentato l’ex assessore regionale Luciana Ruffinelli – è difficile scegliere tra il padre storico del partito e un volto nuovo che oggi incarna il futuro della Lega”  di Alessandro Madron

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