Il leader di Forza Italia, come da tradizione, partecipa alla presentazione del libro di Bruno Vespa a Roma.  In mezz’ora riscrive la storia recente italiana e attacca gli organi pensati dai padri costituenti a tutela  della democrazia. “La Corte costituzionale è un organismo politico della sinistra“, afferma Silvio Berlusconi. “La nostra architettura istituzionale è fatta non per decidere, ma per vietare. Il presidente del Consiglio italiano ha solo il potere di stendere l’ordine del giorno del consiglio dei ministri”.

Parole che arrivano nello stesso momento in cui la Consulta ha bocciato il Porcellum, accogliendo il ricorso di 28 cittadini: un fatto che il leader di Forza Italia non ha commentato. All’ordine del giorno della conferenza stampa organizzata con il conduttore di Porta a Porta, ha affrontato vari argomenti, che ruotano tutti intorno alla sua storia personale.

La grazia – “Immagino che se ci sarà un minimo di saggezza al riguardo, lo dico senza infingimenti, credo che debba arrivare, per una cosa di soli 10 mesi, una grazia motu proprio dal capo dello Stato”.

 

Berlusconi definisce “la cosa”, la condanna a 4 anni per frode fiscale, di cui tre coperti da indulto confermata dalla Cassazione nel processo Mediaset. Come già fatto  durante la convention del partito a Roma, parla del provvedimento che vorrebbe concesso dal Colle: “Considero una cosa quasi impensabile – aggiunge il leader di Forza Italia – che un cittadino della mia età che nella vita ha fatto l’imprenditore, l’uomo di sport, l’uomo di Stato, possa essere ritenuto tale da essere sottoposto a colloqui con assistenti sociali per riabilitarsi. E’ una cosa ridicola per il Paese”.

Indulto – “Non credo  arriverà la legge sull’indulto perché mi gioverebbe”, spiega il Cavaliere commentando l’invito fatto da Napolitano alle Camere per risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri.  Questa mattina, il presidente della Repubblica aveva sollecitato il Parlamento a intervenire per attuare le richieste della Corte di Strasburgo, chiedendo in caso contrario di “prendersi la responsabilità di considerarlo non necessario, sapendo che c’è una scadenza che è quella del maggio 2014”.

Governo Letta – “Non posso fare una previsione, so che molti immaginano che una volta che Renzi sarà segretario del partito non possa restare alle prese con la mole di lavoro del segretario a lungo e che quindi sarà il Pd a decidere di andare alle elezioni per dare vita ad una vittoria”. Nella nuove veste di partito all’opposizione, assicura che agirà “come un cittadino davanti a un colpo di Stato“, mentre limita i giudizi verso il sindaco di Firenze: “Non parlo dei miei competitor. Gli inizi di Matteo Renzi facevano vedere in lui una persona assolutamente moderata e si vedeva la provenienza dai giovani della Dc”.

Grillo – “Temo che l’80 per cento degli elettori, che ha visto che all’opposizione non si ottiene niente, convinca il leader” del Movimento 5 Stelle “a effettuare un’alleanza con la sinistra dopo queste elezioni”.

E in questo caso, ipotizza una fuga all’estero di molti italiani, che “vedendosi avanti una vittoria elettorale del giustizialismo di sinistra alleato con “l’ipergiustizialismo dei 5 Stelle decideranno di trasferirsi in un altro Paese”. 
 Video di Manolo Lanaro

Alfano – “Avevo individuato in Alfano il mio possibile successore e mi ero ritirato in secondo piano. Poi sono stato recuperato con forza, ho sentito la responsabilità di rimettermi in gioco. E la sento ancora adesso perché temo per la libertà del mio Paese” dalla sinistra, “come nel ’94, ma con una complicazione in più” per la presenza del M5S, il partito “dell’antipolitica”. Ma è parlando del futuro che Berlusconi apre all’idea, proposta proprio da Alfano nel 2012 di “fare primarie di coalizione per scegliere il leader”. Un ragionamento però che va rivisto alla luce della decisione della Consulta che ha definito incostituzionale il Porcellum. Sulla nuova legge elettorale e le riforme, l’ex premier si dice pronto a giocarsi un’altra partita: “Siamo pronti ad una revisione dell’ art.138 se ci sarà come primo punto la riforma della Giustizia”, sottolineando anche l’ipotesi di “correre da soli” nel caso ci sia un ritorno al Mattarellum.

Merkel – Su Angela Merkel “mi hanno attribuito una frase che non sarei mai arrivato né a pensare né a pronunciare, anche perché con la Merkel avevo un rapporto di vicinanza affettuosa, addirittura”. Così Silvio Berlusconi torna sulla telefonata a Tarantini del 2008, intercettata, che rischiò di pregiudicare i rapporti tra Italia e Germania.

Dudù – “Mi hanno detto che ha un profilo facebook, con più di seicento amici. E’ simpaticissimo, non lo volevo in casa, l’ho accolto solo per compiacere una certa persona…”, sottolinea Berlusconi. A Dudù “manca solo la parola rispetto a un bambino”. Vespa gli ha chiesto se Dudù possa salire anche sul letto: “Non consento che venga sul letto”, risponde Berlusconi che però cita un sondaggio secondo il quale lil 30% delle persone permette al proprio cane di salire sul letto e il 16% addirittura di entrare sotto le coperte.

 

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