Oreste del Buono diceva di Carmelo Bene: “Abbiamo un genio in Italia, e non lo meritiamo. Un genio è inutile, ingombrante nella nostra stupida società. Magari dannoso. Infatti non rispetta il sacro dei luoghi comuni di destra e di sinistra”. Dire che Grillo sia un genio sarebbe troppo, non lo merita e non lo vorrebbe neanche lui. Ma affermare che Grillo e Gianroberto Casaleggio siano geniali non è una bestemmia. Hanno rivoluzionato la politica, riaperto porte. Non sappiamo se in maniera sbagliata, probabilmente in alcune sfumature sì, hanno sbagliato. Ma un comico che porta a casa otto milioni di voti non può che essere geniale. E che porta la gente in piazza, alla faccia del gelo e della tramontana. E’ politica, non antipolitica. L’antipolitica la fanno nelle stanze, la politica nasce in piazza.

Megalomane, insofferente alle critiche. Talvolta arrogante. Ma Grillo è sicuramente pulito. E in questo Parlamento di piattume e piattole un po’ di quella pulizia e genialità l’ha portata. Poi se volessimo fare una disamina di cosa il suo Movimento ha sbagliato, non finiremmo mai. Sicuramente i cosiddetti grillini non sono fuggiti con l’abbacchio tra i denti fuori da Montecitorio. Ed è già qualcosa. C’è chi non conosce la storia, non sa chi sia Augusto Pinochet, forse neanche John Kennedy. Forse qualcuno non ha letto neanche la Costituzione. Ma il metodo di scelta è stato casuale, e quando ti affidi al caso esce di tutto. Numeri. Spesso numeri fessi.

Ma Grillo a Genova ha rimarcato delle piccoli grandi cose. La prima è che la politica del prendi i soldi e scappa è agli sgoccioli, e questo si deve in parte al Movimento 5 stelle. Ha ribadito i punti del suo programma, politico ed economico. Perché Grillo un programma ce l’ha. Sbagliato o giusto che sia, verrà giudicato dagli elettori. Ma c’è un programma. Torno a Carmelo Bene che, di se stesso, diceva: “Ho un linguaggio volutamente barbarico, ma non sono un barbaro, non sono un incolto”. Non credo che sia un barbaro neppure Grillo. Probabilmente non lo voterò mai, continuerò ad astenermi da quell’evasione di massa domenicale, ma per una volta, oggi, riconosciamogli di avere delle idee. Forse non l’intelligenza politica, ma le idee sì.

Casaleggio ha detto alla nostra collega Martina Castigliani che lo ha intervistato nella giornata di Genova: “Abbiamo la consapevolezza rispetto al passato”. Ecco: che non vi rovini proprio quella. La consapevolezza di vincere. Perché diventereste come gli altri. Non ci sarebbe più genialità, non sareste più scomodi. Oggi il Movimento 5 stelle ha dimostrato di essere diverso. Che continui esserlo. Perché dalla consapevolezza al delirio il passo è breve.

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