Grillini votate per me, insieme cambiamo il Pd“. Questo uno dei passaggi dell’intervento di Pippo Civati al teatro Ringhiera di Milano, dove nel corso di un dibattito organizzato in vista delle primarie della segreteria del Pd del prossimo 8 dicembre, ha rivolto un appello agli elettori del M5S. “Dobbiamo dire a Grillo e a quelli dei nostri che li hanno votati – ha detto – che c’è bisogno di un dibattito democratico“. Ha poi aggiunto: “La partecipazione va organizzata, facciamolo insieme, sfidiamoci sul meglio. E noi abbiamo un partito, abbiamo un congresso, se votate per noi cambiate tutto il gruppo dirigente, tutte le modalità”. Insomma Pippo Civati vuole riuscire a prendersi il Pd e per farlo non esita a solleticare la fantasia di chi, anche da esterno, vorrebbe un partito democratico diverso, capace di rompere vecchi schemi e di mettere in soffitta una classe dirigente che ha fatto il suo tempo. La ricetta di Civati è quella della partecipazione e se i suoi toni sembrano duri nei confronti di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, in realtà non sono altro che un invito al dialogo: “Grillo mi prende a pallonate, ma io ho chiesto solo di berci un caffè e confrontarci”. Poi chiude scherzando: “Mi hanno detto che io sono come Borghezio, ma non è così, ci sono rimasto male”  di Alessandro Madron

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